Sport contro la depressione

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Fare esercizio fisico aiuta a combattere e a tener lontana la depressione sempre che sia fatto nel tempo libero e che non provochi stress.
Secondo una ricerca apparsa sulla rivista medica British Journal of Psychiatry e condotta da alcuni ricercatori del King’s College di Londra, è risultato che gli individui che compiono un’attività sportiva regolare hanno meno possibilità di soffrire di depressione soprattutto se la svolgono nel tempo libero e non nei ritagli di tempo dal lavoro o a livello agonistico.
Questo studio è stato effettuato su un campione di cittadini norvegesi a cui è stato domandato quanta attività fisica svolgessero nel tempo libero e quanto fossero fisicamente e psicologicamente attivi durante l’orario lavorativo.

Nuove tipologie di depressione

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Esistono dei comportamenti dovuti a fenomeni sociali che non vengono considerati come delle patologie vere e delle malattie mentali ma solo come fattori di stress dovuti alla società attuale.
Tra questi sono annoverati il gioco d’azzardo, lo shopping compulsivo e l’utilizzo sfrenato del web.
La mania di acquistare smoderatamente oggetti o vestiti di cui non se ne ha necessità o mascherarsi dietro personalità fittizie sul web (di cui Facebook ne è l’esempio lampante), sono delle patologie che nascondono non soltanto dei problemi relazionali, ma anche una forte depressione e un forte stress e come tali vanno curate.

L’ avversione al sesso, come si cura

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L’ avversione al sesso è un disturbo che presenta un’ intensa avversione al contatto sessuale o a parti del medesimo come ad esempio, l’avversione alla vista del pene o dello sperma o addirittura ad essere soltanto toccati.
Questa è una forma estrema di disturbo dell’ eccitazione e va sovente di pari passo con uno scarso interesse sessuale.
Le cause fisiche di questo problema possono essere originate da disturbi della regolazione ormonale; esiste una personalità sessuale che è attualmente in fase di studio, le cui conseguenze sono la mancanza di ogni stimolo e interesse nei confronti dei contatti sessuali.

Spettegolare fa bene

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Spettegolare fa bene,questo è ciò che è emerso da un nuovo studio inglese.
Le persone che chiacchierano ( soprattutto lodando gli altri ) si sentono meglio e migliorano l’autostima questo secondo i ricercatori dell’università dello Staffordshire in Gran Bretagna.

Genitori giovani facilmente inclini alla depressione

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Pare che recenti studi abbiano evidenziato che molte coppie di genitori giovani soffrano di depressione durante i primi dodici anni di vita dei figli e soprattutto nel primo anno dopo la nascita.

Alcuni ricercatori Inglesi hanno esaminato un campione di 86.957 famiglie negli ambulatori di pronto soccorso tra il 1997 e il 2003 al fine di individuare genitori che soffrissero di depressione e hanno scoperto che più di un terzo delle madri e circa un quinto dei padri hanno vissuto un episodio di depressione tra il primo anno dalla nascita e i primi docici anni dei figli -19.286 madri hanno un totale di 25.176 episodi di depressione e 8.012 padri ne hanno un totale di 9.683.
Globalmente quindi il tasso di percententuale è di 7,53 per 100 le madri e di 3,56 per 100 i padri.

Cyberbullismo, un fenomeno in crescita

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Gli esperti cominciano a manifestare sempre più preoccupazione per un fenomeno nuovo sviluppatosi nell’era della comunicazione telematica, il cyberbullismo.
Un recente articolo apparso su HealthFinder rivela come recenti ricerche condotte negli Stati Uniti suggeriscono come almeno il 25% dei bambini di età scolare sono soggetti a questa forma di bullismo che corre attraverso i protocolli di comunicazione telematici, e-mail ed SMS, messaggeria istantanea e social network, sia attraverso il pc che attraverso i telefonini.

Gli anziani ansiosi sono più a rischio di cadute

Cadere per le persone anziane può essere un grave rischio, ed un recente studio ha evidenziato come le persone che hanno maggior paura di cadere hanno un aumento effettivo del rischio che ciò accada.
Lo affermano ricercatori australiani e belgi che di recente hanno pubblicato i dati di una loro ricerca sulla rivista British Medical Journal.
Secondo questi esperti, che hanno esaminato un campione di 500 anziani australiani, l’ansia e la paura di cadere sono fattori da prendere in considerazione perchè sembrano aumentare di fatto il rischio di cadute.
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