Allattamento artificiale

di Redazione

L'allattamento artificiale rappresenta una soluzione valida quanto l'allattamento al seno

In alcune, particolari, situazioni la madre del neonato potrebbe essere impossibilitata ad allattare naturalmente il proprio piccolo.

I motivi, come molti sanno, sono dei più svariati e ci sentiamo di elencarne i principali:

– agalattia. Una vera e propria mancanza di latte è un evento davvero molto raro che colpisce, solitamente, il 2% della popolazione

– controindicazioni di carattere clinico. Nel caso in cui vi siamo comprovati motivi clinici (quali gravi infezioni, uso di droghe, assunzione di medicinali, denutrizione e altri) il pediatra potrebbe prescrivere l’interruzione dell’allattamento al seno

– scelta. La madre, per motivi personali, potrebbe decidere di non allattare al seno.

Quale che sia, comunque, il motivo per il quale il nostro bambino debba essere allattato artificialmente, vogliamo dare alcuni consigli affinché anche questo tipo di alimentazione risulti sicura e utile al 100%.

LATTI ARTIFICIALI

I latti artificiali in commercio sono, essenzialmente, identici l’uno all’altro. La propensione verso una marca piuttosto che l’altra è, in mancanza di comprovati motivi clinici, di natura esclusivamente economica. Detto questo, comunque, bisognerebbe fare alcuni distinguo e precisare che la catalogazione dei latti artificiali avviene i base a tre grandi criteri.

ADATTAMENTO

I latti artificiali, come non molti sanno, sono semplicemente composti da latte vaccino più o meno adattati alle caratteristiche proprie dei neonati. L’adattamento, in pratica, consiste semplicemente nell’eliminazione di quei componenti inutili e nell’integrazione delle sostanze di cui ogni neonato ha bisogno. In base a questo criterio si distingue tra:

– latti adattati (molto digeribili e ricchissimi di sieroproteine)

– latti parzialmente adattati (meno ricchi di lattosio e con una differente composizione proteica)

ETÀ

Non tutti i latti, ovviamente, sono adatti a qualsiasi età e si può dire, a ragione, che ognuno di essi cresca con il neonato dandogli, in ogni momento, soltanto ciò di cui ha veramente bisogno. I latti artificiali si distinguono essenzialmente in:

– latti per lattanti (adatti ai primi sei mesi di vita

– latti di proseguimento (adatti tra i 6 e i 12 mesi)

TERAPIA

Vi sono dei casi, purtroppo, in cui un semplice latte artificiale non funziona con il nostro bimbo. Succede, solitamente, nel caso in cui il neonato soffra di una marcata intolleranza alimentare e, dunque, necessiti di un latte sviluppato appositamente per lui. In questa categoria troviamo:

– latti antirigurgito (particolari latti addizionati con addensanti che impediscono al bambino di rigurgitare il pasto)

– latti a base di soia

– latti ipoallergenici o a idrolisi spinta (nei quali le proteine del latte sono state scisse in frammenti infinitesimali e, dunque, risultano molto più digeribili)

CONSIGLI PER UN CORRETTO ALLATTAMENTO ARTIFICIALE

– Lavarsi accuratamente le mani prima di cominciare qualsiasi preparazione

Disinfettare il biberon

– Scaldare l’acqua alla temperatura consigliata nelle istruzioni presenti in ogni confezione

– Preparare il latte soltanto al momento dell’utilizzo. Nel caso in cui, per comodità, si decida di preparare il latte anticipo, si ricordi di non scaldare l’acqua e di conservare il biberon pronto, in frigorifero, per un massimo di 12 ore

– Non riutilizzare, in nessun caso, il latte già scaldatosi e già raffreddatosi o quello avanzato dalla poppata.

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