Il lattosio è presente, oltre che nel latte e nei suoi derivati, yogurt e formaggi, anche, sebbene in percentuali bassissime in alcuni ortaggi e..
E’ normale nell’uomo che la lattasi riduca la sua presenza dopo i primi 2 anni di vita, quando, appunto, il nostro organismo pian piano sostituisce all’alimento primario, il latte, tutta una serie di altri cibi.
La lattasi riduce la presenza e l’attività non casualmente o perchè condizionata da fattori esterni ma a causa della programmazione in questo senso del nostro codice genetico.
Il lattosio è presente, oltre che nel latte e nei suoi derivati, yogurt e formaggi, anche, sebbene in percentuali bassissime in alcuni ortaggi e frutti, e nelle uova, ed è largamente utilizzato nella confezione di prodotti alimentari industriali, salumi soprattutto, e poi merendine, cioccolata, pane, pizza e persino in alcune bevande.
La mancanza o la carenza dell’enzima lattasi nel primo tratto intestinale, l’intestino tenue, fa si che il lattosio non venga sintetizzato in zuccheri digeribili e quindi che esso passi al successivo tratto intestinale, il colon, senza le dovute trasformazioni; qui lo zucchero subisce un fenomeno di fermentazione con la conseguente produzione di gas che provoca sia i dolori che il rigonfiamento dell’addome.
I sintomi quindi, che raramente si manifestano prima dei 6 anni, si manifestano essenzialmente come disturbi gastrointestinali, quali dolori diffusi e non facilmente localizzabili, gonfiore dell’addome, crampi, meteorismo e flatulenza ma soprattutto, ed è questo uno degli indicatori più verosimili dell’insofferenza, la diarrea.
E’ chiaro che il semplice manifestarsi di questi sintomi non può dare la certezza della diagnosi, perchè questi possono manifestarsi nello stesso identico modo anche per una serie di altri motivi, quali l’ipersensibilità alle proteine del latte, reazioni allergiche ed altre intolleranze alimentari.
E’ per questo motivo che per verificare l’insofferenza al lattosio occorrono test di laboratorio mirati.
Una volta accertata l’insofferenza al lattosio la terapia principale consiste nella riduzione graduale o totale dei cibi che lo contengono, e soprattutto se la nostra dieta comprende prodotti alimentari di origine industriale bisogna sempre fare molta attenzione alla dicitura delle etichette, perchè talvolta la polvere di latte viene usata nel confezionare anche alimenti che ritenevamo insospettabili (un esempio: la margarina, prodotto al 100% vegetale, può contenere tracce di latte).
Attenzione però ad integrare nella nuova dieta il calcio che molti prodotti contenenti lattosio hanno in quantità notevoli e che non bisogna far mancare al nostro organismo.