Nei prossimi giorni l’Organizzazione Mondiale della Sanità discuterà se alzare a 6 il livello dell’influenza suina nella scala di valutazione delle malattie epidemiche, dichiarando di fatto che ci si trova di fronte ad una pandemia.
Nella lotta al diffondersi dell’obesità un altra scoperta, fatta da un gruppo di medici americani e pubblicato su Obesity Surgery, ha scoperto che nelle persone in sovrappeso il processo di salivazione dura più a lungo che nelle persone con peso nella norma.
Un team britannico ha scoperto che le cellule tumorali del cervello intercettano il flusso di sangue nei vasi sanguigni per ottenere il nutrimento di cui abbisognano.
La chiave di ciò sta in una proteina presente sulla superficie delle cellule del tumore, l’integrina, che consente a queste di collegarsi ai vasi sanguigni.
I ragazzi cui i genitori permettono di restare svegli, nel week end fino ad oltre la mezzanotte, hanno una maggiore probabilità di diventare depressi o sviluppare impulsi suicidi rispetto ai ragazzi a cui genitori impongono di andare a dormire prima.
Uno dei modi finora adottati per diagnosticare il Morbo di Alzheimer finora è stata quella di sottoporre ad un quiz i pazienti. Tale quiz serve a verificare lo stato della propria memoria, e finora veniva usata una versione standard di questo che, però, sollevava importanti critiche, tra le quali il fatto di essere troppo facile e di non riuscire ad evidenziare in maniera precisa coloro che fossero in una fase precoce della malattia.
Il diabete di tipo 2 non è una malattia che colpisce all’improvviso. Anni di troppo cibo, di peso eccessivo e di mancanza di attività fisica fanno partire il processo e, l’aumento del tasso glicemico, e la produzione di insulina cominciano a cambiare già diversi anni prima che la malattia sia conclamata.
Il virus dell’influenza suina si sta rapidamente facendo strada nel mondo, ma finora è stato relativamente mite nella sua violenza, ed i morti accertati attualmente sono in tutto 139.
La domanda che oggi tutti si pongono è questa: potrà in futuro il virus trasformarsi in un’infezione più grave?
Da un punto di vista “darwiniano” il virus potrebbe non desiderare di evolversi a quel punto, essendo per lui sufficiente il fatto di propagarsi e diffondersi con le modalità attuali, ma essendo che i virus in generale sono facilmente adatti a mutare, nulla si sa del futuro.