Morbo di Alzheimer, migliorato il quiz sulla memoria

di Redazione

Al momento diagnosticare il Morbo di Alzheimer ad uno stato precoce è un ottimo vantaggio perchè si può intervenire a livello farmacologico in maniera efficace.

quiz

Uno dei modi finora adottati per diagnosticare il Morbo di Alzheimer finora è stata quella di sottoporre ad un quiz i pazienti. Tale quiz serve a verificare lo stato della propria memoria, e finora veniva usata una versione standard di questo che, però, sollevava importanti critiche, tra le quali il fatto di essere troppo facile e di non riuscire ad evidenziare in maniera precisa coloro che fossero in una fase precoce della malattia.

Al momento, diagnosticare il male ad uno stato precoce è un ottimo vantaggio perchè si può intervenire a livello farmacologico in maniera efficace, attraverso la somministrazione di farmaci anti-colinesterasi, che riducono l’azione dell’enzima nel metabolizzare l’acetilcolina, che è provato essere fortemente ridotta nei pazienti affetti dal Morbo di Alzheimer.

Nei giorni scorsi, la notizia è stata pubblicata su BMJ Online, è stato approntato un nuovo quiz che sembra essere altamente più efficace di quello finora utilizzato: la nuova prova della memoria, sperimentata su 540 persone sane e 139 pazienti è risultata più efficace, rilevando i pazienti malati nel 93% dei casi invece del 52% del test finora utilizzato.

Nel nuovo quiz i test su linguaggio e memoria sono diventati più complessi, e richiedono al paziente di ricordare frasi più lunghe ed utilizzare la lingua in modi diversi. Sono anche stati introdotti dei test visivo spaziali, ritenuti importanti per individuare la presenza del Morbo di Alzheimer e differenziarla da altri disturbi della memoria.

Certamente una delle prime obiezioni ai test è il fatto che essi sono standardizzati, e che talvolta essi possano risultare inefficaci nel caso, per esempio, il paziente non possieda la stessa lingua madre del test somministrato, ed in ogni caso questo è solo una diagnosi empirica, a cui devono far seguito analisi più approfondite e soprattutto personalizzate caso per caso.

E’ però vero che, se la sua efficacia sperimentale dovesse rivelarsi valida dopo successivi studi ed aggiustamenti, ciò potrebbe portare molti vantaggi per intraprendere precoci trattamenti e terapie contro il morbo.

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