Lo stress nei bambini come co-fattore di rischio per l’asma

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Un recente studio statunitense ha per la prima volta esplorato l’effetto dello stress nei bambini, indagando su quanto e come questo potesse influire come fattore di rischio dell’asma.
I bambini nelle società occidentali odierne, che vivono in famiglie con un alto grado di stress, potrebbero dunque avere associato questo agli altri fattori di rischio scatenanti dell’asma, come l’inquinamento atmosferico ed il fumo di sigaretta.

In aumento i problemi all’udito legati alla musica troppo alta

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Un indagine condotta da ricercatori della statunitense Vanderbilt University in collaborazione con il famoso network musicale MTV e pubblicata nella versione online di Journal of Pediatrics, ha rilevato una forte diffusione nella tendenza ad ascoltare la musica ad un volume elevato.
Quasi la metà degli intervistati nel sondaggio ha affermato di aver avuto perdita di udito e tinnito, termine scientifico con il quale si descrive un persistente ronzio nelle orecchie, dopo essere stati esposti a volumi sonori elevati.

Sigarette elettroniche cancerogene come quelle normali?

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Tra i nuovi gadget elettronici eccone uno che è già al centro di polemiche e di dibattito, soprattutto per le sue conseguenze sulla salute: la sigaretta elettronica.
Si tratta di un dispositivo simile in tutto e per tutto alla normale sigaretta, all’interno una batteria al litio riscalda una miscela composta di nicotina sciolta in una sostanza, il glicole propilenico, permettendo all’utilizzatore di inalare i vapori e di assumere nicotina, senza però gli effetti collaterali legati alla combustione come avviene per la sigaretta. Un led rosso luminoso sulla punta, e gli sbuffi di fumo bianco completano la simulazione delle sigarette vere.

Recettori chimici anche nelle cellule dell’apparato respiratorio

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Lo stesso meccanismo che consente di rilevare un gusto cattivo e potenzialmente velenoso negli alimenti è alla base di un importante ruolo protettivo analogo attuato dai polmoni contro le sostanze dannose che assumiamo attraverso l’aria.
Lo studio, pubblicato su Science Express di luglio, dimostra che i recettori dell’amaro che si trovano nelle papille gustative della lingua sono anche presenti nelle finissime e sottili sporgenze cellulari che si trovano nelle cellule epiteliali respiratorie.

Influenza suina, i morti salgono a quota 700

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L’influenza suina arriva a quota 700 morti in 4 mesi dal suo esordio nel mondo. Questi sono i dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Se si considera che i dati forniti nello scorso 6 luglio davano come cifra 492 significa che il nuovo ceppo influenzale è aumentato di circa due terzi in poco più di 15 giorni.
Margaret Chan, direttore generale dell’OMS, ribadisce ciò che era già stato ventilato in passato: questa pandemia sarà la più grande tra quelle mai viste sul pianeta.

Complicazioni neurologiche dall’influenza

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Negli Stati Uniti sono stati registrati 4 casi in cui si sono avute complicazioni neurologiche nei bambini affetti dall’influenza suina, in particolare crisi di epilessia.
Tutti e 4 i bambini sono stati curati in un ospedale di Dallas e sono guariti senza complicazioni, così come è stato riportato in un rapporto del Center for Desease Control, l’agenzia governativa statunitense che si occupa di monitorare ed informare sulla salute della popolazione.
I medici alla notizia non sono rimasti sorpresi, visto che le complicazioni neurologiche e cerebrali legate alle influenze stagionali non sono certo una novità.
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