Osteoporosi uomini e diagnosi precoce

di Redazione

L’osteoporosi colpisce anche gli uomini, ma non sempre c’è attenzione al problema e la diagnosi è spesso tardiva. Ecco cosa occorre sapere rispetto a questa malattia nel genere maschile.

osteoporosi uomini

 

Osteoporosi, cos’è

L’osso è un tessuto in continua evoluzione. Ciò significa che giorno dopo giorno il vecchio osso viene rimosso dall’organismo per lasciare il posto alle nuove cellule. Un po come avviene ad esempio per la pelle! Durante l’infanzia si produce più osso di quanto se ne consumi e perda e quindi si cresce: le ossa si allungano e si rafforzano. Poi ci si stabilizza intorno ai 30 anni, per invertire la tendenza in età avanzata. Gli uomini in genere accumulano una maggior quantità di osso rispetto alle donne e non sono soggetti al calo repentino di estrogeni tipico della menopausa che aumenta il rischio al femminile di incappare in osteoporosi, ovvero in quella condizione di fragilità ossea caratterizzata da una scarsa densità ossea, che induce un alto rischio di fratture.
Più in generale però dopo i 65-70 anni uomini e donne perdono massa ossea alla stessa velocità e l’assorbimento del calcio, un nutriente essenziale per la salute delle ossa nell’arco di tutta la vita, si riduce in entrambi i sessi. Le fratture derivanti da osteoporosi si verificano più di frequente a livello dell’anca, della colonna vertebrale e del polso: sono molto pericolose, possono provocare invalidità permanente e spesso abbattono sostanzialmente non solo la qualità della vita, ma anche la sua durata. Probabilmente, poiché tali fratture tendono a manifestarsi più negli uomini che nelle donne anziane, gli uomini che incappano in una frattura dell’anca hanno più probabilità rispetto al genere femminile di morire per complicazioni.

I tipi di osteoporosi

Ci sono 2 tipi principali di osteoporosi: la primaria e la secondaria. In caso di osteoporosi primaria, la condizione è provocata da perdita ossea legata all’età (si parla anche di osteoporosi senile) oppure la causa rimane sconosciuta (osteoporosi idiopatica). L’osteoporosi idiopatica è in genere tipica degli uomini con meno di 70 anni; in quelli più anziani di solito la perdita ossea è più facilmente legata all’età avanzata. La maggior parte degli uomini affetti da osteoporosi hanno almeno una o più cause secondarie: nell’osteoporosi secondaria, la perdita di massa ossea è provocata da certi comportamenti legati allo stile di vita, malattie o farmaci. Le cause più comuni di osteoporosi secondaria negli uomini comprendono l’esposizione a farmaci glucocorticoidi, ipogonadismo (bassi livelli di testosterone), abuso di alcool, il fumo, le malattie gastrointestinali, ipercalciuria, e l’immobilizzazione.

Diagnosi

Numerose sono state nel tempo le campagne di informazione per la diagnosi precoce dell’osteoporosi nelle donne. E negli uomini? Questa attenzione è sempre stata inferiore, erroneamente, anche negli stessi medici di famiglia, che troppo spesso negli uomini trascurano i sintomi iniziali di osteoporosi (come la riduzione in altezza ad esempio). Anche nel genere maschile le complicanze si possono prevenire con una diagnosi precoce. Questa si fa con una semplice analisi che è la MOC, atta a verificare la densità minerale ossea. A tale test si abbinano spesso RX ed esami delle urine e del sangue per un quadro completo delle condizioni generali del paziente.

Fattori di rischio per osteoporosi nell’uomo

Mentre nelle donne il più grande fattore di rischio di osteoporosi coincide con la menopausa o comunque con un calo degli estrogeni, diversi altri aspetti sono stati correlati a osteoporosi negli uomini e sono i seguenti:
• Malattie croniche che colpiscono reni, polmoni, stomaco e intestino o alterano i livelli ormonali
• Uso regolare di alcuni farmaci, come i glucocorticoidi
• Bassi livelli di testosterone
• Cattivo stile di vita: il fumo, l’uso eccessivo di alcol, basso apporto di calcio, e inadeguato l’esercizio fisico
• Età. Più si è anziani, maggiore è il rischio

 

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Fonte: NewsMedical.net

Foto: Think stock

 

 

 

 

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