Si può convivere con la sindrome di Tourette?

di Redazione

La malattia si caratterizza da tic involontari dei muscoli, deficit dell'attenzione, parolacce e bestemmie ripetute involontariamente, iperattività

rabbia

La sindrome di Tourette è classificabile nelle malattie rare e anche se per anni si è pensato che si trattasse di una malattia psichiatrica, oggi si scoperto che si tratta invece di una patologia neurologica.
La malattia si caratterizza da tic involontari dei muscoli, deficit dell’attenzione, parolacce e bestemmie ripetute involontariamente, iperattività e disturbo ossessivo compulsivo.
In Italia ci sono ben 6.000 persone affette da questa malattia che però spesso non viene riconosciuta; poichè pochi nel nostro paese la conoscono e quindi risulta così essere incurabile anche perchè spesso non viene diagnosticata.



Molti casi, non essendo riconosciuti, risultano così lasciati in balia degli eventi e coloro che ne soffrono vengono spesso emarginati dalla società a causa dei comportamenti antisociali che la malattia comporta.
La malattia si manioesta per lo più nei primi 18 anni di vita e comporta la comparsa di tic alternati, che risultano essere variabili ed altalenanti, ma comunque con una persistenza di almeno un anno, prima che si verifichino gli altri sintomi.
Non è detto che siano per forza dei tic motori, ma possono trattarsi anche di tic mentali che portano la persona ad avere pensieri ricorrenti che gli generano una forte ansia; la malattia dovrebbe migliorare con l’avanzare degli anni e viene trattata con una terapia farmacologica che spesso viene associata anche ad un sostegno di uno psichiatra.
Quindi da ciò si evince che la malattia, nella maggior parte dei casi, può essere tenuta sotto controllo, grazie ai farmaci, permettendo così ai pazienti di vivere una vita del tutto normale.
Una curiosità: un malato celebre di questa patologia è stato il compositore austriaco Mozart.

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