Variazioni genetiche alla base della propensione al fumo

di Redazione

Una causa genetica dietro alla propensione al fumo ed alla difficoltà di smettere?

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Tre relazioni, comparse di recente sulla rivista scientifica Nature Genetics, hanno evidenziato come ci potrebbe essere un fattore genetico responsabile della predilezione per il fumare, e che questo inoltre avrebbe anche una sua importanza nella possibilità che il fumatore riesca o meno a smettere.
Una delle tre relazioni redatta dai ricercatori della University of North Carolina, realizzata analizzando i genotipi di più di 74 mila persone, ha identificato nelle variazioni genetiche sul cromosoma 15 la propensione a fumare.

Le stesse varianti genetiche erano già state identificate in passato come associabili alla dipendenza da nicotina e ad una maggior predisposizione per i tumori ai polmoni.

La seconda relazione, proveniente da ricercatori della Oxford University, riporta i test eseguiti sul genoma umano alla ricerca dei geni che possano essere associati alla propensione al fumo. Sulla base di un’analisi di più di 40.000 persone, i ricercatori hanno osservato che un gruppo di geni nel cromosoma 15q25 può essere associato al numero di sigarette che si fumano in un giorno.

Il terzo studio, di ricercatori islandesi condotto su un campione di 70 mila fumatori, ha confermato le scoperte degli altri due, ed in particolare ha identificato una coppia di geni, CYP2A6 e CYP2B6, che hanno una funzione rilevante nel metabolismo della nicotina, ed un’altra coppia di geni, CHRNB3 CHRNA6, che svolgono un ruolo importante nel modo in cui l’organismo la processa chimicamente.

I risultati aprono strade nuove nello studio della relazione tra nicotina, propensione al vizio ed anche la predisposizione ai tumori.

Per esempio si potrebbe ipotizzare che le persone geneticamente vulnerabili alla nicotina, a causa della diffusione del fumo, siano più facilmente vittima della dipendenza da nicotina, e che tale predisposizione sia poi anche un fattore scatenante per l’insorgere di tumori.

In più tali ricerche potrebbero spiegare perchè per qualcuno è così difficile smettere di fumare, e potrebbero offrire nuovi sviluppi ai trattamenti in merito.

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