Informazioni nutrizionali nei fast food

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Se nel menù dei fast food sono presenti informazioni nutrizionali, quali il numero di calorie presenti in ogni piatto servito, i genitori scelgono con attenzione per i propri figli il menù meno calorico.
E’ quanto rilevato da un’equipe di studiosi della University of Washington a Seattle che hanno sottoposto all’esperimento 99 genitori con figli di età media dai 3 ai 6 anni, ai quali sono stati presentati menù della celebre catena di fast food McDonald’s, la metà dei genitori avevano un menù in cui erano riportate le informazioni circa l’apporto calorico dei cibi, mentre l’altra metà dei genitori sceglieva da un menù privo di indicazioni sull’apporto calorico.

Valutare i livelli di colesterolo già da giovani

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Chi pensa che le malattie cardiache ed i problemi di colesterolo siano un affare della mezza età si sbaglia. Almeno secondo le recenti raccomandazioni degli esperti, come quelle espresse dal Dott. Anand Rohatgi, un cardiologo del programma di prevenzione in cardiologia presso l’UT Southwestern Medical Center.
Secondo il ricercatore, ed è anche il parere di altri esperti, uno screening del colesterolo, un indicatore chiave nello sviluppo di malattie cardiache, dovrebbe iniziare già ai 20 anni di età, e dovrebbe essere rivisto almeno una volta ogni 5 anni.

Meridia non adatta alle persone con problemi cardiaci

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Food and Drug Administration, il massimo organo di controllo nazionale statunitense sui prodotti farmaceutici ed alimentari ha recentemente dichiarato che Meridia, una pillola commercializzata per la perdita di peso, non non deve essere utilizzata da persone con problemi cardiaci, perchè può aumentare il rischio di infarto ed ictus.
La stessa agenzia ha dichiarato che l’azienda produttrice del farmaco, la Abbott Laboratories, è già stata avvisata di aggiungere il nuovo avviso in merito sull’etichetta del prodotto e sui materiali informativi di accompagnamento.

Vitamina D riduce il rischio di tumore al colon

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Elevati livelli di vitamina D nel sangue sembrano essere legati a un minor rischio di tumore al colon-retto. Lo rivela un nuovo studio pubblicato su BMJ, anche se per ora non si sa ancora chiaramente se assumendo in maniera elevata la vitamina si può scongiurare il rischio di contrarre il male.

Malgrado ciò i risultati sono sicuramente interessanti, visto che i ricercatori hanno evidenziato come le persone con alti livelli di vitamina D nel sangue avevano un rischio di tumore al colon ridotto di circa il 40%.

Olio di oliva per la bellezza dei capelli

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L’esposizione costante ed intensa ad aria secca e calore possono rendere i capelli fragili e secchi. Uno dei rimedi naturali più noti e conosciuti sin dall’antichità è sicuramente l’olio di oliva, che rende i capelli più gonfi e pettinabili e contribuisce a mantenere il cuoio capelluto pulito e sano.
L’olio di oliva stimola la crescita dei capelli nutrendoli e migliorandone resistenza ed elasticità, contribuendo nello stesso tempo a ridurre lo stress cui sono sottoposti.

Psicoterapia strumento efficace contro l’obesità

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Un programma di psicoterapia può funzionare meglio di altri strumenti per aiutare le ragazze a rischio obesità dall’accumulare chili di troppo.
E’ quanto hanno evidenziato ricercatori dell’Uniformed Services University’s Department of Medical and Clinical Psychology.
Il programma di psicoterapia, incentrato sul miglioramento delle relazioni interpersonali e le difficoltà nei rapporti sociali, identificate come causa di alcuni comportamenti non salutari, è stato testato su 38 ragazze, sottoposte, casualmente, al programma di psicoterapia oppure ad un normale programma di alimentazione equilibrata e salutare.

In Romania una nuova tassa sul “junk food”

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Il governo in carica in Romania ha recentemente dibattuto se introdurre una tassa sul cosiddetto “junk food”, il cibo prodotto industrialmente costituiti da dolciumi, bevande gassate, merendine e cioccolate, e quello servito prevalentemente nei fast food, al fine di sostenere finanziariamente il sistema sanitario che attualmente versa in pessime condizioni, e, come ulteriore strumento per combattere l’obesità.

Secondo il ministro della Salute Attila Cseke, la tassa dovrebbe portare alle casse dello stato circa un miliardo di euro, il che risolverebbe in parte i problemi monetari della sanità pubblica in Romania, problemi cronici che rischiano di portare al collasso la nazione dal punto di vista del benessere della popolazione, dallo stato delle infrastrutture mediche alla possibilità di acquistare farmaci e medicine.

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