Anche in stato vegetativo le persone possono imparare

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Anche le persone in stato vegetativo sembrano avere qualche facoltà di imparare dagli stimoli, almeno secondo un recente studio realizzato da ricercatori dell’Università di Cambridge che hanno pubblicato i risultati della loro ricerca sulla rivista Nature Neuroscience.
La ricerca si è basata sul tradizionale esperimento di Pavlov, ovvero l’induzione di uno stimolo, in questo caso un rumore ed un soffio d’aria nell’occhio, e la registrazione delle reazioni a questo.
L’esperimento è stato condotto su persone in stato di incoscienza e che non risultavano avere alcuna reazione se sottoposti ad altri test.

In aumento Alzheimer e demenza senile nel prossimo futuro

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Il numero di persone con malattia di Alzheimer, secondo un nuovo rapporto, sta bruscamente aumentando.
Lo sostiene il World Alzheimer’s Report, una relazione annuale redatta da Alzheimer’s Disease International (ADI), un’organizzazione no-profit che riunisce in federazione internazionale 71 organizzazioni nazionali che si occupano del Morbo di Alzheimer.
Il rapporto stima in 35 milioni di persone il numero di malati di Alzheimer e di altre forme di demenza senile nel mondo, in aumento dei 10% rispetto ai dati raccolti nel 2005.

Il piombo è nocivo per lo sviluppo nei bambini anche agli attuali livelli di tolleranza

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Uno studio condotto da ricercatori del Centre for Child and Adolescent Health all’Università di Bristol ha valutato l’effetto del piombo sul comportamento e sullo sviluppo intellettuale nei bambini, scoprendo che anche al di sotto dell’attuale livello di sicurezza di 10 microgrammi per decilitro, esso risulta dannoso.
I ricercatori sostengono che gli effetti tossici del piombo sul sistema nervoso centrale sono evidenti anche a quel livello e che per questo motivo la soglia di tolleranza attuale dovrebbe essere dimezzata.
Già il piombo in molti paesi è stato eliminato nella produzione di vernici, ed è stato anche ridotto nella produzione di carburanti, tuttavia la sua presenza nell’ambiente, soprattutto nei centri urbani, continua ad essere elevata.

Condotte di vita poco salutari influiscono sulle capacità cognitive da anziani

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Una condotta di vita non salutare è fortemente legata all’aumento di deficit cognitivi una volta diventati anziani.
Se precedenti ricerche avevano già evidenziato come comportamenti poco salutari come fumare o non svolgere attività fisiche e mantenere una dieta scarsa di apporti di frutta e verdura siano compromissori delle funzioni della memoria in età adulta e negli anziani, un nuovo studio, condotto da ricercatori francesi dell’ Hopital Paul Brousse di Villejuif in Francia hanno confermato tali risultati in un uovo studio pubblicato su American Journal of Epidemiology.

Demenza HIV-correlata più comune con certi sottotipi del virus HIV

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Un sottotipo di virus dell’HIV può determinare con maggiore facilità l’insorgere di una forma di demenza denominata “demenza HIV-correlata”.
Difficoltà cognitive, compresa la demenza sono una delle caratteristiche delle infezioni da HIV, ed i ricercatori della John Hopkins University, una delle più prestigiose tra le università statunitensi, in un recente studio condotto in Africa, hanno scoperto che questi disturbi appaiono strettamente correlati alla presenza di due particolari sottotipi del virus HIV, il sottotipo A ed il sottotipo D.

Lo status sociale non fa differenza per la demenza senile dopo i 70 anni

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La condizione socioeconomica sembra non svolgere nessun ruolo di rilievo dopo i 70 anni per quanto riguarda il declino delle facoltà cognitive.
Tale affermazione proviene dalle ricerche realizzate da un eqipe di ricercatori dell’University of California, Los Angeles il cui studio è stato pubblicato su American Journal of Epidemiology.

Il pesce protegge dall’insorgenza delle demenze senili

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Gli anziani dei paesi in via di sviluppo, la cui dieta è spesso basata sul consumo di pesce, sembra siano a più basso rischio di contrarre disturbi come la demenza senile.
L’ipotesi è confermata da uno studio condotto su quasi 15.000 adulti di età superiore ai 65 anni cneh vivono Cina, India, Cuba, Repubblica Dominicana, Messico, Perù e Venezuela, e pubblicato sulla rivista Journal of Clinical Nutrition, e rispecchi quanto già accertato da altri studi che hanno avuto come target le popolazioni dei paesi sviluppati.
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