Tre tazze di tè al giorno contro il declino cognitivo

Per loro è una tradizione, ma evidentemente gli inglesi la sanno lunga sulle innegabili proprietà benefiche del tè.

Un recente studio revisionale condotto da dai ricercatori della David Geffen School of Medicine dell’Università della California a Los Angeles (UCLA) ha dimostrato che il tè rallenta il declino cognitivo riducendone il rischio addirittura del 43%.

Scoperti i due centri della paura nel cervello

Vi siete mai chiesti come nasca la paura? Innanzitutto va detto che la paura non è tutta uguale e che è collegata all’esistenza di un doppio centro di paura all’interno del cervello. Lo ha scoperto John Wemmie della University of Iowa che ha condotto uno studio i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Neuroscience.

Presenza del sole favorisce le relazioni affettive

La presenza del sole può influire non solo sull’umore degli individui, ma anche sull’amore e sulla riuscita delle relazioni sentimentali. A quanto pare una giornata di sole rende le donne più propense e disponibili all’approccio di un uomo rispetto a quando il tempo è nuvoloso.

Scoperti i neuroni delle coccole che controllano le carezze

Vi siete mai chiesti perché mai una carezza è così piacevole da essere continuamente desiderata? Adesso arriva anche la spiegazione scientifica di un gesto legato ai sentimenti, dall’amicizia all’amore alla solidarietà. Lo studio chiarisce il reale motivo per cui le carezze fanno stare bene, regalano un senso di benessere e sono così irresistibili.

Tutto accade grazie ai cosiddetti neuroni delle coccole, ribattezzati in tal modo da un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Tecnologia della California (Caltech). I cosiddetti neuroni delle coccole sono cellule nervose specializzate nel riconoscere appositamente le carezze regalando il noto senso di benessere.

Frutta e verdura che proteggono dalla Sla

Broccoli, cavoli, carote e spinaci sono solo alcuni degli alimenti che aiutano a proteggersi dalla Sla, la sclerosi laterale amiotrofica, una grave malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso che colpisce i muscoli e compromette irreversibilmente il movimento fino alla paralisi. La Sla si sviluppa generalmente fra i 40 e i 70 anni e colpisce più gli uomini che le donne.

Quoziente d’intelligenza troppo sopravvalutato

Se avete sempre pensato che il test per misurare il QI (quoziente intellettivo) sia qualcosa di estremamente affidabile per misurare la vostra intelligenza, forse è arrivato il momento di ricredervi.

Il cosiddetto QI sarebbe un mito da sfatare e le prove arrivano da un ampio studio di Adam Owen del Wester’s Brain and Mind Institute che ha coinvolto oltre 100mila persone da tutto il mondo, di cultura e matrice diversa, che hanno partecipato alle attività proposte.

Distextia primo segnale di difficoltà linguistiche dell’individuo

Si chiama distextia ed è un disturbo riconosciuto che indica il segnale clinico di allarme di una difficoltà linguistica nell’individuo.

Insomma se lo short message service, noto come sms, è particolarmente confuso se non sconclusionato, può arrivare a rivelare un vero e proprio disturbo neurologico.

La tecnologia in questo senso aiuta visto che gli sms sono diventati un vero e proprio mezzo di comunicazione utilizzato quotidianamente da individui di ogni fasce d’età: ovviamente il messaggio, o anche le mail devono essere alquanto sconclusionate per poter realmente suggerire un disordine linguistico che può sfociare anche in un ictus o nell’afasia.

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