Curare la celiachia

La celiachia è l’intolleranza alla gliadina, ovverosia alla componente alcol-solubile del glutine. Questa patologia, purtroppo, è irreversibile e chiunque la contragga dovrà subirne le conseguenze per tutta la vita. Il problema è quello che non è ancora stata individuata una cura, e forse mai lo sarà, che consenta il ripristino della mucosa dell’intestino tenue danneggiata da quell’insieme di proteine che vanno sotto il nome di glutine.

SINTOMI CELIACHIA

Curare la gotta

La gotta è un disturbo metabolico molto diffuso, nell’Occidente industrializzato e benestante, causato, in particolar modo dall’alimentazione.

Di questa patologia, in realtà, ci siamo occupati diffusamente. Abbiano analizzato, per esempio, i sintomi della gotta, scoprendo come l’esordio di codesta malattia sia assolutamente doloroso.

Oppure ancora abbiamo esplorato alcune possibilità di cura, individuando nei succhi di frutta un rimedio piuttosto efficace.

Infine abbiamo dato notizia del fatto che la gotta potrebbe essere causata dal malfunzionamento di un gene.

Ciò che a noi interessa in questa sede, però, sono le terapie più efficaci, stabilite dalla medicina allopatica, che si sono rivelate esenti da qualsiasi rischio e con risultati comprovati scientificamente.

CURARE LA GOTTA

Cos’è la dieta a zona

La dieta a zona (meglio detta Metodo Alimentare Zona), ideata negli anni ’90 dal biologo statunitense Barry Sears e così definita poiché, sulla scorta delle affermazioni di Ippocrate (“Fa che il cibo sia la tua migliore medicina, fai che la tua migliore medicina sia il tuo cibo”), considera ed organizza il cibo in zone (termine che in farmacologia indica la quantità ideale di un medicinale che si dovrebbe assumere affinché sia efficace supponendo che una dose minore sia inutile mentre una superiore sarebbe dannosa), ha lo scopo, sopra ogni altro, di controllare la produzione di insulina, l’ormone che, secondo questa teoria, sarebbe in grado di trasformare i carboidrati in grassi.

&#9658 DIETA MEDITERRANEA E LONGEVITÀ

Matrimonio e divorzio fanno ingrassare gli uomini

Durante l’annuale convegno dell’ASA (American Sociological Association), in corso di svolgimento presso il Caesars Palace di Las Vegas, è stato presentato un interessantissimo studio che ha dimostrato la correlazione tra l’aumento di peso negli uomini oltre il 30 anni con eventi traumatici quali il matrimonio ed il divorzio.

La ricerca, condotta dai sociologi dell’Ohio State University, è durata addirittura 22 anni (dal 1986 al 2008) e ha messo sotto osservazione ben 10.000 uomini il cui stile di vita, in seguito, appunto, ad un matrimonio o ad un divorzio, è stato attentamente analizzato per ben due anni.

Il risultato, come anticipato, è sconcertante.

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Dieta efficace usando piatti più piccoli

Il dottor Brian Wansink, psicologo dell’Università Cornell di New York, avrebbe presentato, nel corso di un interessante convegno sul tema dell’American Psychological Association, una rivoluzionaria teoria che, se dovesse trovare conferme scientifiche, potrebbe rivoluzionare il mondo della dietologia aiutando moltissimi pazienti obesi a ridurre l’apporto di calorie e, dunque, a dimagrire preservando le principali funzioni corporee solitamente compromesse da un eccessivo peso.

Secondo l’eminente psicologo, infatti, stoviglie più piccole, oltre a dosi adeguate qualitativamente e quantitativamente (preventivamente stabilite in collaborazione con il proprio dietologo), contribuirebbero a far si che il paziente consumi meno calorie.

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