Cuore ingrossato, sintomi, diagnosi e cure

di Redazione

Con il termine medico “cardiomegalia” si intende una condizione in cui il muscolo cardiaco o il tessuto di una delle sue camere risulta aumentato di volume. Di per se stessa non è una malattia, ma decisamente un sintomo di un problema cardiovascolare che va indagato. Scopriamone insieme sintomi ed eventuali cure.

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Sintomi

In alcune persone, un ingrossamento del cuore non provoca sintomi particolari, in altri invece si possono sviluppare evidenti dispnee (mancanza di respiro ed affanno), ritmo cardiaco anormale (aritmia), gonfiore diffuso (edema). Questi segnali organici vanno sempre indagati: è importante parlarne con il proprio medico curante o direttamente con uno specialista in cardiologia; un ingrossamento del cuore (come tutte le altre patologie) è più facile da trattare quando è diagnosticato precocemente. Cercare invece assistenza medica d’ emergenza se si dispone di uno qualsiasi dei seguenti sintomi, che possono significare un attacco di cuore in corso:

  • Dolore toracico
  • Grave mancanza di respiro
  • Svenimento

 

Come si fa la diagnosi?

Una volta raccontati i sintomi sopra descritti al medico, questi potrà consigliare una serie di indagini diagnostiche per individuare la causa precisa. Questi sono:
Radiografia del torace. Se il cuore risulta ingrossato, saranno necessari altri test per trovare la causa.
Elettrocardiogramma. Questo test registra l’attività elettrica del cuore attraverso elettrodi attaccati alla pelle. Gli impulsi sono registrati come onde e visualizzati su un monitor o stampati su carta. Questo test aiuta il medico a diagnosticare i problemi del ritmo cardiaco e danni al cuore dovuti ad infarto.
Ecocardiogramma. Serve a valutare il movimento e la funzionalità del cuore e delle sue quattro camere, valvole comprese.
Stress test. Uno stress test, chiamato anche un test da sforzo, fornisce informazioni su come e quanto funziona il cuore durante l’attività fisica.
Tac e/o risonanza magnetica al cuore.
• Esami del sangue. Sono utili per valutare i livelli di alcune sostanze nel sangue che possono condurre a problemi cardiaci.
• Cateterizzazione e biopsia cardiaca. In questa procedura, un tubo sottile (catetere) è inserito nell’inguine e fatto passare attraverso i vasi sanguigni fino ad arrivare al cuore dove viene prelevato un piccolo campione (biopsia) per le analisi di laboratorio .
In più può essere necessario misurare la pressione all’interno delle camere del cuore o effettuare una coronarografia.

Cure e terapie

Le cure ed i vari trattamenti per il cuore ingrossato dipendono dalla patologia sottostante che lo ha provocato e vanno dai farmaci alla chirurgia.
Tra i farmaci troviamo:

  • Diuretici per abbassare la quantità di sodio e di acqua nel corpo, che può contribuire a ridurre la pressione nelle arterie e cuore
  • Enzima di conversione dell’angiotensina (ACE-inibitori) per abbassare la pressione sanguigna e migliorare la capacità di pompaggio del cuore
  • Bloccanti il recettore dell’angiotensina (ARB) per fornire i benefici degli ACE-inibitori per coloro che non possono assumere ACE inibitori
  • Beta-bloccanti per abbassare la pressione sanguigna e migliorare la funzione del cuore
  • Digossina per contribuire a migliorare la funzione di pompaggio del cuore e ridurre la necessità di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca
  • Anticoagulanti per ridurre il rischio di coaguli di sangue che potrebbero causare un attacco di cuore o ictus
  • Antiaritmici

 

Se i farmaci non sono sufficienti possono essere necessarie procedure mediche o interventi chirurgici, a seconda dei casi:

  • Dispositivi medici per regolare il battito cardiaco. Per un certo tipo di ingrossamento del cuore (cardiomiopatia dilatativa), un pacemaker che coordina le contrazioni tra il ventricolo sinistro e destro può essere necessario. Nelle persone che possono essere a rischio di gravi aritmie, la terapia farmacologica o un defibrillatore cardioverter impiantabile (ICD) può essere un’altra opzione: si tratta di piccoli dispositivi – circa le dimensioni di un cercapersone – impiantato nel petto per monitorare continuamente il ritmo cardiaco e fornire scosse elettriche quando necessario per mantenerlo stabile. Questi dispositivi possono anche funzionare come pacemaker.

Se la causa principale del cuore allargato è la fibrillazione atriale, allora potrebbero essere necessarie altre procedure.

  • Chirurgia della valvola cardiaca. Può essere aggiustata, oppure sostituita (artificiale/ meccanica o biologica/ suina).
  • Intervento di bypass coronarico. Se la causa è una malattia coronarica.
  • Dispositivo di assistenza Ventricolare sinistra (LVAD). Se si soffre di insufficienza cardiaca, può essere necessario questa pompa meccanica impiantabile per aiutare il cuore indebolito. Si può avere un LVAD impiantato durante l’attesa per un trapianto di cuore o, se non sei un candidato trapianto di cuore, come un trattamento a lungo termine per lo scompenso cardiaco.
  • Trapianto di cuore. Se i farmaci non riescono a controllare i sintomi, un trapianto di cuore può essere una soluzione definitiva. A causa della carenza di donatori è chiaramente un’ipotesi chirurgica difficile da attuare.

 

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Foto: Thinkstock

Fonte: Mayoclinic

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