I danni dei videogiochi

 

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Da una recente ricerca svoltasi a Sidney, all’Istituto per la prima infanzia dell’Università di Macquarie e portata avanti dalla dottoressa Kate Highfield, sono emersi dei dati allarmanti per quel che riguarda i bambini e il loro rapporto con i videogiochi. 

I videogiochi aumentano le prestazioni del cervello

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Secondo i risultati di un nuovo studio condotto dai ricercatori della Queen Mary University di Londra e la University College London (UCL), alcuni tipi di videogiochi sarebbero in grado di favorire le facoltà cerebrali, migliorare il pensiero strategico e l’agilità mentale.

Il rischio da dipendenza da videogiochi

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Il dibattito sui videogiochi ormai va avanti da molti anni, in quanto vengono promulgate sempre nuove teorie a riguardo ed i medici hanno spesso dei pareri molto discordanti tra loro.
Ultimamente si è parlato dei videogiochi con le piattaforme interattive e gli studiosi conocordano sull’utilità per la salute di questa nuova generazione di giochi, poichè piattaforme come la Wii (solo per citarne una) aiutano a mantenere in forma; quando si parla invece di videogiochi classici, l’argomento principale è se la violenza all’interno di essi possa far scaturire degli atteggiamenti antisociali o potenzialmente pericolosi in chi ne fa abuso e se provocano delle lesioni permanenti ai tendini ed ai muscoli che vengono più spesso sollecitati, in particolar modo quelli della mano.

Videogiochi e violenza, un dibattito acceso

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Videogiochi e violenza, un dibattito che ancora oggi appassiona studiosi e ricercatori, e che continua a dare risultati discordanti, come rivela un recente articolo apparso su USA Today.
Una recente ricerca statistica su circa 130 precedenti studi ha evidenziato un legame tra i videogiochi e lo sviluppo di pensieri ed atteggiamenti aggressivi negli adolescenti, oltre che diminuire l’empatia, e ciò a prescindere da altri fattori come sesso, età, ed ambiente culturale.
Lo studio, pubblicato dal Dott. Craig Anderson del Center for the Study of Violence presso la Iowa State University è il frutto di un’analisi statistica su precedenti ricerche che hanno coinvolto in totale un campione di più di 130.000 giocatori nella fascia di età corrispondente al primo ciclo di studi della scuola elementare, in USA, Europa e Giappone.

Valutati i fattori di rischio di lesioni del Wii

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In una recente comunicazione apparsa sulla rivista New England Journal of Medicine, la dottoressa Karen A. Eley chirurga plastica e dottoranda all’ Oxford Radcliffe Hospitals NHS Trust in Inghilterra, ha sottolineato che l’introduzione del Wii Nintendo nel mondo dei videogiochi ha provocato l’accentuarsi di lesioni e danni agli arti come conseguenza del gioco.
La dottoressa afferma che prima dell’avvento del Wii le lesioni generalmente occorrevano ai legamenti della mano, provocati da un uso intensivo di tastiere e gamepad. Con il termine “Wiiitis” vengono ora quindi identificate le lesioni che occorrono anche ad altre parti del corpo, provocate da una serie di incidenti che possono capitare dall’uso dei dispositivi di controllo del Wii, come fratture e lesioni provocate dalla caduta dalla pedana di controllo del videogame, oppure a causa di colpi accidentali provocati dai giocatori che si urtano in spazi ristretti.

Videogiochi sviluppano le facoltà cognitive negli anziani

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Una recente ricerca ha scoperto che i videogiochi possono essere di grande aiuto nelle persone anziane per sviluppare alcune abilità, come quelle della memoria e della reattività, della velocità di elaborazione e dell’orientamento nello spazio.
Lo studio, elaborato da ricercatori della facoltà di neuroscienze e psicologia presso l’University of Illinois at Urbana-Champaign ha preso in considerazione un gruppo di anziani che negli ultimi due anni non aveva mai giocato a videogiochi, la metà dei quali sono stati invitati a giocare a Rise of Nations, un noto e diffuso gioco di strategia in tempo reale, per un periodo di 24 ore in totale nell’arco di 8 settimane.

Aspetti positivi per lo sviluppo nei videogiochi

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I videogiochi sono stati spesso accusati di essere i responsabili della violenza tra i giovani, ed anche di promuovere comportamenti poco sani, come per esempio alimentare la tendenza all’obesità tra i bambini a causa del mancato esercizio fisico, ma un recente studio ha evidenziato che i videogames hanno anche interessanti aspetti positivi, soprattutto nello sviluppo di alcune capacità mentali, cognitive e di reazione.
Lo sostengono i ricercatori del Wheaton College, un’istituzione di ricerca statunitense, in Massachusetts, che hanno coinvolto 20 studenti nella ricerca.