Siamo più tristi al giovedì sera e più felici alla domenica, secondo Twitter

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Le persone sono più felici alla domenica mattina e più tristi nella sera del giovedì. E’ questo il risultato di una curiosa ricerca svolta da scienziati della Northeastern University di Boston, che ha voluto studiare un campione davvero enorme di messaggi (300 milioni) pubblicati sul celebre social network Twitter. La ricerca, che ha preso in considerazione i “tweet” pubblicati sul sito dal settembre 2006 all’agosto 2009, si è basata su una lista di parole specifica, Affective Norms for English Word, che categorizza le parole ed affibbia loro un punteggio in base alla loro connotazione: per esempio la parola “matrimonio” viene associata a felicità, mentre “annoiato” viene valutata come una parola che indica un umore triste.

Il tocco di una donna efficace anche nel mondo degli affari

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Il tocco di una donna possiede una magia speciale, anche nel mondo degli affari. E’ quanto sostengono i ricercatori della Columbia University Business School e dell’Università di Alberta, che recentemente hanno pubblicato sulla rivista Psychological Sciences un interessante studio in merito.
Per uomini e donne impegnati in trattative finanziarie insomma, il contatto fisico con una donna, come lo stringere la mano, o la pacca sulla spalla, sono segnali molto potenti che instillano nell’interlocutore maggior fiducia in se stessi, rassicurazione e persino una disponibilità maggiore ad avventurarsi nei rischi di un’operazione finanziaria.

Meno goal segnati se il portiere veste in rosso

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I calciatori hanno meno probabilità di segnare su calcio di rigore se il portiere è vestito rosso. Così affermano gli psicologi ricercatori dell’Università di Chichester in Inghilterra, che hanno recentemente presentato il loro studio durante il meeting annuale della British Psychological Society.
Il curioso esperimento si è svolto esaminando i goal realizzati da 40 giocatori di calcio arruolati all’interno di organizzazioni sportive universitarie, che hanno avuto a disposizione 20 tentativi ciascuno, 10 contro un portiere che indossava una maglia a strisce nere, e 10 contro un portiere che indossava alternativamente maglie di diversi colori, blu, gialla verde o rossa.

Immagini di altruismo stimolano comportamenti pro-sociali

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Vedere qualcun altro fare una buona azione sembra stimolare le persone a comportarsi in modo altrettanto virtuoso ed altruista. Lo sostiene una ricerca realizzata da scienziati dell’Association for Psychological Science, che hanno pubblicato di recente i risultati dell’esperimento sulla rivista Psychological Science.
Per realizzare l’esperimento i ricercatori hanno reclutato un gruppo di volontari i quali sono stati divisi in due gruppi, uno che è stato invitato a guardare un documentario sulla natura, l’altro che invece ha guardato un videoclip tratto da un celebre talk show statunitense, “The Oprah Winfrey Show”, una trasmissione molto seguita negli Stati Uniti che tratta di problemi sociali. In particolare era stata scelto uno spezzone della trasmissione che stimolava in maniera evidente sentimenti di altruismo e di generosità: un gruppo di musicisti che ringraziavano coloro che li avevano aiutati nella loro vocazione artistica e nel loro percorso.

Altruismo e generosità rendono più attraenti

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Pat Barclay, professore assistente presso l’Università di Guelph in Canada ha recentemente pubblicato una ricerca secondo la quale le persone generose ed altruiste risultano più attraenti.
Lo studio, pubblicato sulla rivista British Journal of Psychology è stato condotto attraverso interviste a 150 donne e 155 uomini, a cui sono stati sottoposti profili e foto di persone del sesso opposto.
In alcuni di questi profili il ricercatore ha inserito informazioni che potessero illustrare la sua propensione alla generosità ed all’altruismo, per esempio rivelando nel profilo la partecipazione ad un’attività di volontariato.

Internet e depressione

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Secondo alcuni psicologi britannici c’è un legame tra l’uso compulsivo e pesante di Internet e la depressione.
Un recente studio in merito è stato di recente pubblicato sulla rivista Psychopathology, che illustra i risultati du un corposo questionario online, somministrato a 1319 persone, e che ha evidenziato che l’1,2% delle persone avevano verso Internet un atteggiamento compulsivo, e che di questi molti apparivano anche con chiari sintomi di depressione.

Il team dell’Università di Leeds che ha condotto la ricerca ha sottolineato tuttavia come non si possa ad oggi comprendere se l’uno sia causato dall’altro o viceversa. In generale, hanno notato, gli utilizzatori di Internet non presentano problemi di salute mentale.

Ipocrisia e potere

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Perché così tante persone poste in posizione di potere non rispettano le stesse regole etiche che promuovono per gli altri?
La risposta in uno studio, che sarà prossimamente pubblicato sulla rivista Psychological Science ed è apparso come comunicato stampa della Association for Psychological Science.
Secondo le ricerche di Adam Galinsky, professore di Ethics and Decision in Management presso la Northwestern University’s Kellogg School, il potere e l’influenza sugli altri possono causare un’incoerenza, talvolta anche grave, tra l’etica pubblica ed i propri comportamenti privati.
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