Non reprimere la rabbia allunga la vita

Durante un litigio, o semplicemente nel corso di una discussione accesa, non tutti reagiscono allo stesso modo. C’è chi non riesce a tenere a freno la lingua e risponde immediatamente  sfogando la propria rabbia e c’è chi preferisce reprimere i sentimenti negativi.

La questione è caratteriale, ma è meglio sfogarsi o trattenere la rabbia? L’aplomb e la buona educazione richiederebbero forse di non reagire troppo istintivamente e di misurare le parole e le reazioni, ma una ricerca tedesca sostiene esattamente il contrario. In pratica sfogare la rabbia allungherebbe la vita.

Cacao rimedio naturale contro la tosse

Il cacao potrebbe essere il rimedio naturale migliore per poter curare la tosse e per di più senza effetti collaterali di sorta. Tutto merito della teobromina, una componente naturale del cacao (già nota per altri effetti benefici, come quello di aumentare il colesterolo buono) che andrebbe a ridurre considerevolmente la tosse nei pazienti.

Curare l’ipertensione dormendo bene

Molte persone purtroppo soffrono di ipertensione, una malattia cronica in cui la pressione del sangue nelle arterie della circolazione sistemica risulta elevata, portando ad un aumento di lavoro per il cuore.

Secondo quanto emerso da un recente studio, per curare l’ipertensione sarebbe necessario dormire in modo regolare, quindi il sonno potrebbe giocare un ruolo importante nella lotta alla pressione alta.

Come prevenire l’insufficienza renale

Ogni anno sono circa 3000 gli italiani che entrano in dialisi perché i loro reni smettono di funzionare correttamente non essendo più in grado di filtrare le sostanze tossiche si accumulano nel sangue. E se l’insufficienza renale cronica rappresenta purtroppo un evento irreversibile che richiede come unica soluzione il trapianto di reni, è anche vero che negli altri casi è anche possibile operare la giusta prevenzione per poter aiutare i nostri reni. Bastano tre semplici regole.

Arsenico nell’acqua aumenta incidenza di cancro e malattie vascolari

Acqua potabile killer? È una prospettiva che potrebbe trasformarsi in realtà anche se non immediatamente. Il problema della presenza di arsenico nell’acqua potabile bel oltre i limiti consentiti dalla legge, riguarda soprattutto la regione Lazio con 91 comuni a rischio, di cui 60 in provincia di Viterbo, 22 comuni in di Roma e 9 in provincia di Latina.

L’arsenico è già stato catalogato come elemento cancerogeno certo di classe 1 dall’Airc, l’associazione internazionale di ricerca sul cancro e i suoi effetti dannosi se non mortali sono noti.

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