Nuovo target terapeutico per l’epilessia?

cervello1

Fino a poco tempo l’oggetto chiave delle ricerche sull’epilessia, un disturbo per cui ancora la scienza non sa trovare ancora una spiegazione, era concentrata sul funzionamento dei neuroni.
L’epilessia infatti, viene identificata con un anomala attività elettrica delle cellule cerebrali, e la recente ricerca di un equipe di scienziati statunitensi del Douglas Coulter’s Hospital di Philadelphia ha tentato di valutare se no ci fossero altre cellule cerebrali implicate nelle scariche elettriche che occorrono durante gli attacchi epilettici.

Crisi epilettiche

CAT

L’epilessia che può essere anche indicata con il termine di disturbo compulsivo, è un termine che definisce genericamente la tendenza ad avere crisi epilettiche ricorrenti.
Queste rappresentano una disfunzione temporanea del cervello nella quale gruppi di cellule nervose iniziano ad inviare segnali anomali ed eccessivi.
Le cellule neuronali e nervose inviano normalmente segnali elettrici con i quali esse interagiscono con le altre cellule nervose, e grazie alle quali esse monitorano ed inviano gli impulsi necessari a tutte le funzioni dell’organismo, dal pensiero alle azioni, dalle sensazioni al controllo delle funzioni interne del corpo.
Nel corso di una crisi epilettica le attività delle cellule nervose risultano essere disturbate, e producono sintomi diversi a seconda della parte del cervello in cui si esprime la disfunzione.

Stimolazione cerebrale profonda efficace contro l’epilessia

ecg

Ricercatori americani affermano che la stimolazione cerebrale profonda è una promettente terapia per trattare l’epilessia.
Gli scienziati della Stanford University hanno eseguito uno studio su 110 pazienti ai quali sono stati applicati elettrodi nel cervello mentre venivano monitorate le crisi epilettiche.
Il 41% dei pazienti ha avuto una riduzione effettiva nel numero di crisi già dopo i 13 mesi, mentre nell’arco di due anni, il 56% ha raggiunto lo stesso risultato.
Tutti i pazienti, che soffrivano regolarmente di crisi epilettiche, erano stati in precedenza trattati farmacologicamente, ma senza eccellenti risultati.

Una foma di epilessia bloccata nei topi

page

Un equipe di ricercatori è riuscita a bloccare, nei topi da laboratorio, la trasmissione genetica di una forma di epilessia causata da un difetto ad un particolare gene.
Il gene in questione, Atp1a3, ha il ruolo di regolare i livelli di sostanze come sodio e potassio nelle cellule cerebrali.
Proprio lo squilibrio dei livelli di queste sostanze nel cervello è stato identificato, da lungo tempo ormai, come una dei fattori che possono causare alcuni casi di epilessia.

Complicazioni neurologiche dall’influenza

brain1

Negli Stati Uniti sono stati registrati 4 casi in cui si sono avute complicazioni neurologiche nei bambini affetti dall’influenza suina, in particolare crisi di epilessia.
Tutti e 4 i bambini sono stati curati in un ospedale di Dallas e sono guariti senza complicazioni, così come è stato riportato in un rapporto del Center for Desease Control, l’agenzia governativa statunitense che si occupa di monitorare ed informare sulla salute della popolazione.
I medici alla notizia non sono rimasti sorpresi, visto che le complicazioni neurologiche e cerebrali legate alle influenze stagionali non sono certo una novità.
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.