Contestata l’idea che bere moderatamente fa bene al cuore

vino

Un recente studio realizzato da ricercatori francesi mette in dubbio l’idea che bere moderatamente sia un fattore di prevenzione per le malattie cardiovascolari.
Secondo gli esperti d’oltralpe studi e ricerche realizzate in precedenza hanno sì osservato che bere moderatamente sembra avere un effetto positivo sul cuore, ma, polemizzano, il più delle volte chi beve con moderazione è anche di per se coinvolto in scelte salutari per molti altri aspetti che possono riflettere uno status sociale più elevato, oppure maggior attenzione per l’esercizio fisico, ed una migliore salute in termini globali.

Trigliceridi

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I trigliceridi sono la forma chimica dei grassi presenti nel corpo e negli alimenti.
Sono presenti anche nel sangue, e, in associazione con i livelli di colesterolo formano quelli che vengono definiti lipidi plasmatici.
I trigliceridi nel plasma si formano sia con la specifica dieta seguita sia come elaborazione dei carboidrati. Le calorie assimilate durante un pasto, e non utilizzate direttamente dai tessuti vengono infatti trasformate in trigliceridi e immagazzinati nelle cellule adipose dell’organismo.
Saranno gli ormoni a regolare e determinare come l’organismo in seguito utilizzerà il tessuto adiposo come fonte di energia per il corpo.

Frutta secca per ridurre colesterolo e trigliceridi

frutta secca

Mangiare frutta secca come noci, arachidi, mandorle e nocciole, può essere di grande aiuto per mantenere bassi i livelli di colesterolo. Lo rivela una nuova ricerca statunitense, realizzata da ricercatori della Loma Linda University ed apparsa di recente sulla rivista Archives of Internal Medicine.
Uno studio basato sulla revisione di 25 precedenti ricerche, che nel totale prendevano in considerazione un campione di 600 persone, che, mangiando una media di 67 grammi di frutta secca al giorno per un periodo di 6-8 settimane, sono risultati avere una riduzione media del colesterolo intorno al 7,4%.

Bambini obesi vittime del bullismo

I bambini obesi hanno già di per se una serie di problemi non indifferenti nel campo della salute, come un rischio maggiore di contrarre malattie gravi come il diabete di tipo 2 o condizioni pericolose come il colesterolo alto e la pressione alta. A questi, secondo un recente studio di ricercatori dell’Università del Michigan, si deve purtroppo aggiungere anche il fatto di essere target favoriti dei bulli.

Maggior attenzione dei consumatori alle etichette sui cibi

supermarket

L’insistenza con cui negli ultimi anni le autorità sanitarie hanno puntato l’attenzione sull’importanza del legame esistente tra alimentazione e salute sembra aver prodotto i primi risultati interessanti e soddisfacenti.
Almeno negli Stati Uniti, dove una recente ricerca statistica realizzata dalla FDA (Food & Drug Administration), la massima autorità sanitaria su alimentazione e farmaci in America, ha rilevato come sono sempre di più i consumatori che fanno attenzione a quanto riportato sulle etichette dei cibi acquistati, una sensibilità che si riflette anche in una maggior consapevolezza del legame tra determinate diete ed alimenti e lo stato di benessere generale dell’organismo.

Fumo passivo: problemi cardiovascolari già da bambini

sigaretta

L’esposizione al fumo passivo è particolarmente grave soprattutto nei bambini, e secondo un recente studio condotto da ricercatori finlandesi, i fattori di rischio dell’esposizione al tabacco si possono già identificare nei bambini dagli 8 ai 13 anni, in forma di precoci segni di arterie irrigidite ed intasate.

Gli autori dello studio hanno esaminato un campione di 494 bambini, scoprendo che coloro che erano esposti al fumo passivo risultavano avere una probabilità maggiore di mostrare un ispessimento delle pareti dei vasi sanguigni, un precursore dell’indurimento delle arterie che, una volta raggiunta l’età adulta, sono una delle cause più importanti di malattie cardiache, ictus ed infarti.

Cioccolato benefico per l’ictus?

cioccolato

Sarà per l’occasione della festa di San Valentino che Healthfinder.gov pubblica un articolo che approfondisce recenti considerazioni riguardo agli effetti benefici del cioccolato fondente per quanto riguarda la prevenzione dell’ictus.
Prossimamente per esempio i ricercatori della Stroke Research Unit presso il St. Michael’s Hospital di Toronto presenteranno al meeting annuale della Academy of Neurology i risultati di una loro revisione di tre recenti studi in merito.

Gli studi sul rapporto tra consumo di cioccolato ed ictus presi in esame hanno dato risultati contrastanti, tali da non poter ad oggi fornire una chiara valutazione sui benefici del cioccolato per prevenire l’ictus. Uno dei tre studi infatti non ha scoperto alcuna associazione significativa, mentre un altro ha rilevato che il tasso di ictus è risultato più basso del 22% nelle persone che consumavano cioccolato almeno tre volte alla settimana, ed un terzo studio ha invece rilevato che con 50 grammi di cioccolato mangiati in una settimana il tasso di ictus si riduce del 46%.

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