Aterosclerosi e dieta

dieta

Sulla rivista Circulation compare recentemente uno studio svolto su 140 volontari che afferma, ancora una volta, l’importanza della dieta nel combattere disturbi come l’aterosclerosi.
In passato si riteneva che l’accumulo dei grassi nelle arterie, un fenomeno pericoloso perchè fattore di rischio di attacchi cardiaci ed ictus, fosse un fenomeno irreversibile. Da quando alcuni farmaci hanno dimostrato la loro capacità di ridurre l’accumulo di grassi nel sistema arterioso ecco che ulteriori ricerche e studi si sono orientati a scoprire quali altri meccanismi, compreso lo stile di vita e le diete, avessero le capacità di contenere e persino ridurre un fenomeno effettivamente pericoloso e rischioso per la salute, soprattutto raggiunta una certa età.

Attacchi cardiaci e tifo sportivo

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HealthFinder.gov riporta due interessanti studi realizzati da equipe mediche differenti, una negli Stati Uniti, una in Germania, che hanno osservato l‘incidenza di infarti ed attacchi cardiaci in concomitanza di grandi eventi sportivi. Il team di ricercatori della Keck School of Medicine, University of Southern California di Los Angeles, hanno esaminato i tassi di mortalità nella contea di Los Angeles nel 1980, quando nella finale del SuperBowl i Pittsburgh Steelers sconfiggono i Los Angeles Rams, la squadra di casa, e nel 1984, quando i Los Angeles Raiders battono i Washington Redskins. I dati sono stati raccolti nelle due settimane successive alle partite, e sono stati messi a confronto con quelli raccolti negli anni intermedi ed in quelli successivi ai due importanti eventi sportivi.
In questo modo hanno verificato che il tasso di mortalità è aumentato dopo la sconfitta del 1980 e diminuito significativamente invece dopo la vittoria conseguita dalla squadra di casa nel 1984.

Valutare i livelli di colesterolo già da giovani

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Chi pensa che le malattie cardiache ed i problemi di colesterolo siano un affare della mezza età si sbaglia. Almeno secondo le recenti raccomandazioni degli esperti, come quelle espresse dal Dott. Anand Rohatgi, un cardiologo del programma di prevenzione in cardiologia presso l’UT Southwestern Medical Center.
Secondo il ricercatore, ed è anche il parere di altri esperti, uno screening del colesterolo, un indicatore chiave nello sviluppo di malattie cardiache, dovrebbe iniziare già ai 20 anni di età, e dovrebbe essere rivisto almeno una volta ogni 5 anni.

Diabete, fumo e rischio infarti

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La Canadian Diabetes Association ha recentemente incoraggiato i canadesi affetti da diabete a prendere le necessarie misure per smettere di fumare. Secondo gli esperti dell’associazione infatti nei diabetici il fumo aumenta di circa tre volte la possibilità di avere un infarto rispetto a chi ha il diabete ma non è un fumatore.

Sintomi angina pectoris

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L’angina pectoris in sé non è una malattia quanto piuttosto un sintomo che generalmente occorre nel caso di disturbi alle coronarie, tra le più diffuse malattie cardiache.
Disturbi alle coronarie si verificano quando una materia grassa, denominata placca, si deposita sulle pareti interne delle arterie coronariche, che hanno la funzione di portare il sangue al cuore. Tale accumulo di placche è definito dal termine aterosclerosi.
La placca provoca l’indurimento delle arterie, e la riduzione della portata di sangue verso il muscolo cardiaco.
Se il flusso di sangue non risulta più sufficiente, si ha un forte dolore al petto(angina) e l’attacco di cuore (infarto).
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