Sei cibi troppo salati da evitare

di Emma

Pane, pizza, pollo, affettati, zuppe e panini farciti i sei cibi dannosi per il cuore

Un’alimentazione corretta necessita di un apporto di sale modesto per poter diminuire il rischio per il cuore e per la pressione alta.

Attenzione però perché l’allarme lanciato dall’associazione statunitense American Heart Association (AHA) parla chiaro: ci sono una serie di cibi, molto comuni sulle nostre tavole, ma estremamente dannosi e decisamente troppo salati a nostra insaputa. Si tratta di sei cibi (alcuni insospettabili) in particolare: a finire sotto accusa sono il pane, la carne lavorata, il pollo, i panini farciti, la pizza, le zuppe

Il pane e tutti i suoi derivati prodotti da forno contengono troppo sodio: secondo l’associazione una sola fetta di pane potrebbe contenere già il 15% del quantitativo di sale raccomandato al giorno.

Anche i panini farciti e i sandwich sono dannosi visto che oltre al sale pane si aggiunge anche il condimento che potrebbe superare i 1.500 milligrammi di sodio.

Sotto accusa anche la carne lavorata: si tratta degli affettati, ma anche della carne cotta e tagliata a fette e già acquistata pronta, come il roastbeef ad esempio.

Anche il pollo è una carne troppo ricca di sodio anche se in questo caso dipende dalla cottura: è consigliabile sostituire il sale con le erbe aromatiche per contenere i danni.

PRESSIONE ALTA: RIMEDI IMMEDIATI

Anche la pizza, uno dei classici alimenti della dieta mediterranea, sarebbe pericolosa per il cuore visto che due tranci conterrebbero già 700 mg di sodio, per non parlare del condimento (sotto accusa soprattutto le conditissime pizze americane). 

Zuppe e minestroni preparati potrebbero contenere anche 900-1000 mg di sodio (decisamente troppo). Se si tratta di zuppe preparate in casa però a regnare è il buon senso e certamente il minore utilizzo di sale.

Secondo la ricerca portata avant dall’American Heart Association sono necessari al massino 1.500 milligrammi di sodio al giorno (circa 3,8 grammi di sale). Non solo gli americani, ma anche gli italiani sforerebbero, e non si poco, il limite, arrivando a consumare circa 5 milligrammi di sale al giorno e causando problemi al cuore e alle arterie.

 

 

 

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