Caffeine Zone per regolare l’assunzione di caffeina

di Redazione

Un'applicazione consentire di controllare e gestire l'assunzione quotidiana di caffeina.

Conoscere in anticipo, a scopo dichiaratamente preventivo, le possibili conseguenze derivanti dall’assunzione di caffeina nel corso delle 24 ore.

Questo l’obiettivo, quanto mai ambizioso, che si sarebbero prefissati i ricercatori della Penn State University nel momento in cui avrebbero deciso di dare vita a Caffeine Zone, applicazione per smartphone, tablet pc e device di ultima generazione (disponibile, per il momento, solamente per i prodotti marchiati Apple) che consentirebbe all’utente, una volta correttamente installata ed impostata, di regolare la quotidiana assunzione di caffè non già in base al proprio desiderio bensì alle reali necessità fisiologiche dell’organismo, riuscendo altresì a stabilire, nella maniera in assoluto più precisa possibile, in quale momento della giornata una tazzina di caffè potrebbe apportare beneficio al consumatore e in quale altro momento potrebbe invece arrecargli danno.

IL DECAFFEINATO PUO’ MIGLIORARE LA MEMORIA DEI DIABETICI

L’utente, dopo aver scaricato, a titolo totalmente gratuito, la succitata applicazione, dovrà semplicemente completarne l’installazione con i dati relativi sia al proprio stile di vita, personale e lavorativo, sia alle proprie abitudini alimentari specificando quando, come e perché sarebbe solito assumere caffeina.

LA CAFFEINA PREVIENE IL CANCRO DELLA PELLE

Terminata l’installazione, infatti, l’applicazione agirà automaticamente, consigliando all’utente eventuali correzioni di rotta che possano aiutarlo ad assumere caffeina solamente nei momenti della giornata in cui l’organismo ne trarrebbe un effettivo beneficio.

CAFFE’ PROPRIETA’

Grazie al lavoro del team di esperti della Penn State University, inoltre, si sarebbe venuti a conoscenza del fatto che la caffeina, affinché agisca, dovrebbe venir consumata in dosi minime equivalenti ad almeno 200 milligrammi per singola somministrazione.

La dose massima consentita, invece, affinché la caffeina non faccia effetto e possa comunque garantire un sonno profondo e sereno, sarebbe stata fissata intorno ai 100 milligrammi.

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