Come recuperare fiato dopo gli allenamenti

di Redazione

uomo

Ecco alcuni metodi efficaci per recuperare fiato dopo gli allenamenti.

Mentre corri il cuore salta in gola e devi rallentare
Perchè ti manca il fiato
Spesso è colpa di una partenza troppo spinta. Si vedono gli altri runner andare spediti e si crede di poter fare lo stesso, senza calcolare che certe accelerazioni possono costare care. Invece, bisogna avviarsi lentamente, anche camminando, e aumentare la velocità poco alla volta, prestando attenzioni ad alcuni campanelli d’allarme: se il fiato si fa corto o si avverte un dolore al fianco, si deve subito rallentare.
La respirazione corretta
Ognuno deve respirare in modo spontaneo, anche solo dalla bocca aperta. Imporsi un metodo può essere controproducente, perchè fa sprecare energie e ostacola l’entrata e la fuoriuscita dell’aria.
L’allenamento ok
Nel giro di un mese il fiato si costruisce ma a una condizione, esercitarsi almeno tre giorni alla settimana. Ogni volta bisogna percorrere un chilometro a passo libero. Si può correre o camminare, ma senza mai fermarsi prima dei fatidici 1.000 metri. Un aiuto in più può essere il cronometro, che tempi alla mano, ti farà notare i miglioramenti volta per volta.

Mentre cammini ti gira la testa e inizi a respirare velocemente
Perchè ti manca il fiato

L’altitudine del luogo non c’entra. È vero che l’aria di montagna ha una minore concentrazione di ossigeno, ma sotto i tremila metri questo non incide con una migliore pestazione dell’organismo. Sono le salite, piuttosto, a mandare in crisi il fiato, perchè obbligano i glutei e i muscoli delle gambe a uno sforzo intenso e non stop.
La respirazine corretta
L’errore da evitare è anche quello più diffuso. Mai respirare in modo veloce e superficiale. Prima di inspirare, bisogna aver buttato fuori tutta l’aria dai polmoni: così si migliorano gli scambi tra l’ossigeno e l’anidride carbonica e si aiuta l’organismo a vincere la fatica
L’allenamento ok
Prima di partire, si può iniziare a prendere confidenza con le salite anche in palestra: bastano un paio di sedute alla settimana di camminata a ritmo veloce sul tapis roulant incollinato. Per i primi trekking poi, è bene puntare su percorsi che partono con almeno un centinaio di metri in pianura, prima di impennarsi, in modo tale da scaldare il motore. E mai fare più di 150-200 metri di dislivello tra la partenza e l’arrivo.

 

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