Come curare il ‘gomito del tennista’

di Redazione

tennista

L’epicondilite omerale è un a dolorosa infiammazione dei tendini che vanno a gravare sul gomito (epicondilo laterale). E’ conosciuta anche come gomito del tennista, poiché colpisce spesso gli sportivi di questa disciplina.G Tuttavia, l’ epicondilite non va intesa come una patologia che riguarda solo un piccolo gruppo di sportivi, ma riguarda anche chi sta molto tempo con gli arti superiori fermi nella stessa posizione per altri motivi, come un dattilografo, un pianista o uno scrittore che usi la tastiera.
In genere i medici consigliano di cercare di prevenirla, riscaldando sempre bene le articolazioni prima di dedicarsi a degli sforzi intensi, come il culturismo, il power lifting o altri tipi di sport o lavori di natura manuale. Il gomito del tennista non va per alcun motivo sottovalutato, poiché si tratta infatti di un disturbo di carattere invalidante, che, qualora non affrontato con la giusta terapia, può diventare cronico.

Come si manifesta il dolore al gomito

Il dolore si manifesta facendo pressione in corrispondenza dell’ epicondilo (la porzione esterna del gomito), durante l’ estensione del polso e delle dita ed, in particolare, durante l’ estensione del polso e delle dita sollevando un peso.

Quando rivolgersi a un medico

Proprio per la sua condizione di patologia invalidante, è sempre meglio rivolgersi al medico non appena si riscontra dolore, sin dal manifestarsi dei primi sintomi.
Il medico potrà infatti effettuare la diagnosi, attraverso dei test specifici come:

1- la digitopressione al gomito: eseguendo una pressione nel punto di inserzione dei muscoli epicondiloidei (epicondilo laterale);
2- il test della mano: si chiede al paziente di estendere la mano contro resistenza. Il test è positivo se si evoca dolore a livello dell’ epicondilo;
3- il test del III dito: si chiede al paziente di estendere il terzo dito contro resistenza. Il test è positivo se si evoca dolore a livello dell’ epicondilo.

La diagnosi può essere ulteriormente avvalorata da esami strumentali come l’ ecografia (in caso di rilevazione di tendine ispessito o calcificazioni) o l’ esame radiografico, utile anche nella diagnosi differenziale.

Le diagnosi differenziali del ‘gomito del tennista’

La diagnosi differenziale consiste nella verifica che la patologia sia proprio quella sospettata e non una che magari presenti sintomi simili. L’ epicondilite, in particolare, non deve essere confusa con l’ artrosi del gomito (in cui si ha dolore nel movimento angolare del gomito) o con una frattura del capitello radiale.

Il trattamento

Il trattamento del gomito del tennista può prevedere la terapia medica (tramite l’ impiego di antinfiammatori e immobilizzazione del gomito tramite tutore), la terapia infiltrativa (per stimolare la rigenerazione del tendine, che è di solito risolutiva) e la terapia chirurgica, che prevede il distacco dei muscoli epicondiloidei dall’ inserzione. L’ intervento si esegue in day surgery.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>