Tecnologia wireless per combattere la fibrosi cistica

di Redazione

La terapia polmonare della fibrosi cistica, in particolare, si muoverebbe lungo due differenti ma complementari canali: quello delle rimozione delle secrezioni e della purificazione delle vie aeree nonché quello dell'attività fisica.

Tecnologia wireless per combattere la fibrosi cistica

La fibrosi cistica, come forse qualcuno saprà, è una gravissima patologia genetica a trasmissione ereditaria autosomica recessiva, capace di ogni anno milioni di persone in tutto il mondo, afferente anche e soprattutto le vie respiratorie superiori che, proprio a causa di codesta di malattia e con l’unico scopo di evitare qualsiasi sorta di complicazioni, andrebbero sempre mantenute in un perfetto stato di forma.

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La terapia polmonare della fibrosi cistica, in particolare, si muoverebbe lungo due differenti ma complementari canali: quello delle rimozione delle secrezioni e della purificazione delle vie aeree nonché quello dell’attività fisica.

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La prima delle succitate pratiche, come dichiarato nelle linee guida al trattamento della fibrosi cistica, andrebbe effettuata quotidianamente, anche e soprattutto mediante aerosol, mentre la seconda per non meno di 4 ore settimanali.

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Eppure, come rivelato dalle più recenti elaborazioni statistiche sull’argomento, non tutti i pazienti, sebbene vengano istruiti sin dalla più tenerà età a curarsi autonomamente ed indipendentemente, svolgerebbero quanto loro richiesto sia dai propri medici che dal proprio buon senso.

E’ proprio per evitare tutto questo, naturalmente aiutando il paziente, che la Novartis, importantissima casa farmaceutica europea, avrebbe deciso di sfruttare la tecnologia wireless, sinonimo di libertà e possibilità, per l’elaborazione di alcune strategie terapeutiche decisamente innovative.

La prima consisterebbe in un piccolo aerosol, pieno di polvere aspersoria, che non solo si incanalerebbe meglio nei polmoni, completamente purificandoli, bensì anche ridurrebbe il tempo di applicazione addirittura dell’80% grazie, appunto, alla tecnologia wireless.

La seconda, invece, in un videogioco per Kinect, la piattaforma wireless per la realtà virtuale elaborata da Microsoft per Xbox, grazie al quale i pazienti, senza muoversi dalla propria abitazione, potrebbero avere l’opportunità di svolgere tutta l’attività fisica necessaria.

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