Sintomi acidosi metabolica

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L’acidosi metabolica si verifica quando nel sangue si verifica la presenza di acidi in misura tale da influire sul normale grado di acidità del sangue.
Tale fenomeno può essere causato da diversi motivi, che hanno sia origini fisiologiche che patologiche.
Per esempio è un fenomeno che può comunemente svilupparsi nei casi di diabete mellito, oppure in condizioni di sottoalimentazione che provocano quella che viene chiamata chetoacidosi.

Negli anziani la pelle è meno protetta dal sistema immunitario

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Dato che la media della popolazione vive più a lungo, in occidente, le ricerche mediche e scientifiche sulle problematiche legate all’invecchiamento si fanno sempre più numerose e tentano di andare ad esplorare tutti gli aspetti che accompagnano questo fenomeno. Un esempio è la ricerca condotta da un gruppo di ricercatori britannici sull’invecchiamento ella pelle, e sulle sue capacità di difendersi dall’insorgere di malattie.
Lo studio, pubblicato su Journal of Experimental Medicine ha voluto approfondire i meccanismi di difesa immunitaria nella pelle dell’anziano, tentando di verificare ciò che si credeva in passato, ovvero che il sistema immunitario ed in particolare quelle cellule chiamate T cells, fosse difettoso nell’anziano.

I separati sopravvivono meno a lungo ai tumori rispetto a vedovi e sposati

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E’ provato che la vita di coppia contribuisce a mantenere sani più a lungo, ed un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Cancer, ha evidenziato ciò attraverso un singolare studio che prendeva in considerazione dati statistici riguardanti lo stato di salute delle persone con il tumore posto in relazione alla loro condizione di sposati, separati o vedovi.

Secondo i ricercatori della Indiana University School of Medicine infatti, tra coloro che hanno un tumore, la separazione sembra essere peggiore per la salute che non esser vedovi, sposati o single da sempre.

Le candele possono essere nocive

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Chissà quanti appassionati delle romantiche atmosfere create dalla luce soffusa di una candela rimarranno delusi quando conosceranno i risultati di uno studio condotto proprio sul potere inquinante delle candele realizzato da ricercatori statunitensi e presentato al meeting annuale dell’American Chemical Society.
Eppure sembra proprio che dietro alle delicate fiammelle ed alla loro timida e calda luce, in particolare nelle candele realizzate con la paraffina, si celi una potenziale fonte di inquinamento, particolarmente insidiosa negli ambienti chiusi.

In aumento il cancro alla tiroide: i ricercatori si chiedono il perchè

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Lo si definisce un mistero della medicina: come mai si registra un calo nel numero dei tumori in generale quando è in costante aumento il cancro alla tiroide?
Le diagnosi per questo tipo di tumore, che colpisce la ghiandola posta nel collo è infatti, secondo le stime in costante aumento, con una velocità di incremento di circa il 6% all’anno secondo un’analisi fornita dal National Cancer Institute statunitense.
I ricercatori per ora sanno dare una spiegazione che è legata all’aumento delle capacità tecnologiche della medicina, ed in particolare al fatto che oggi si fanno molte più scansioni per ispezionare dolori al collo e le condizioni delle placche arteriose, e che ciò contribuisce a scoprire anche piccolissimi tumori alla tiroide, che un tempo sarebbero rimasti inosservati e che nella maggior parte dei casi non avrebbero espresso nessuna evoluzione maligna e pericolosa per la salute.

Mieloma multiplo legato a tossine ambientali

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L’International Myeloma Foundation (IMF), ha pubblicato di recente uno studio, apparso sulla rivista Leukemia con dati che denuncia un possibile legame tra tossine presenti nell’ambiente e lo sviluppo del mieloma multiplo.
Quest’ultimo, un tumore delle cellule del midollo osseo, che influenza la produzione delle cellule sanguigne e può danneggiare l’osso, è un disturbo in forte aumento soprattutto nei paesi industrializzati, e si stima che nel mondo ne siano colpite circa 750.000 persone, con un preoccupante aumento nella popolazione più giovane, anche sotto i 45 anni.

La radioterapia nei tumori cerebrali indebolisce le facoltà cognitive

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Gli interventi terapeutici su alcuni tipi di tumori cerebrali che prevedono l’uso di radiazioni, anche a bassa intensità, possono causare un calo progressivo del funzionamento cognitivo.
A queste conclusioni sono arrivati i ricercatori della VU University Medical Center di Amsterdam, che hanno condotto uno studio sulle capacità cognitive di 65 persone in cura per forme leggere di glioma, uno dei tumori al cervello più comuni e che spesso viene trattato proprio con radioterapia.
Circa la metà dei pazienti coinvolti nella ricerca erano stati sottoposti a radiazioni.
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