Obesità infantile, i genitori i primi a non conoscerla

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Uno dei problemi più pressanti del modello di sviluppo occidentale è sicuramente quello che riguarda l’alimentazione, che in questi ultimi anni ha evidenziato uno degli aspetti più inquietanti e sicuramente rischiosi per la salute, l’obesità.

E’ per questo motivo che molti degli stati occidentali, Stati Uniti ed Inghilterra in primo luogo ma anche altri paesi, stanno progettando e divulgando sempre più frequentemente campagne contro le diete ipercaloriche e la tendenza ad essere in sovrappeso.

Salmonellosi

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La salmonella è un batterio presente in alcuni animali portatori tra i quali i polli, le mucche ed i rettili. Può essere presente in molti alimenti e nell’acqua, tra i primi soprattutto la carne di pollo ed i suoi derivati, le uova per esempio, con quasi il 50% di fenomeni di epidemia da salmonellosi, seguiti dalla carne bovina e di maiale al 15% e dal latte e derivati intorno al 10%.

Esistono anche casi, più rari, di batterio della salmonella di cui è portatore l’uomo.
La più comune nei casi di intossicazione provocata da alimenti contaminati è la salmonellosi non tifoide.

Tra le persone maggiormente colpite troviamo gli anziani, le persone molto giovani e gli individui in generale già debilitati, come coloro che hanno basse difese immunitarie.

Colesterolo

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Il colesterolo è una delle componenti fondamentali di cui ha bisogno il nostro organismo per funzionare bene. Si tratta di una molecola lipidica che viene utilizzata nella formazione della membrana cellulare, nella produzione della bile, e nella sintesi della vitamina D e di altri ormoni, tra i quali gli ormoni sessuali.
Essendo una molecola non idrosolubile per poter circolare nel sangue ha bisogno di essere legata a particolari proteine, grazie alle quali il colesterolo può essere distribuito alle cellule che ne hanno necessità.
Tale legame si attua nella costituzione di strutture complesse chiamate lipoproteine, le quali possono essere a loro volta a bassa densità (vengono chiamate perciò LDL) o ad alta densità (HDL).

Anoressia

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Anoressia e bulimia sono catalogati tra i più comuni disturbi da disordine alimentare, fenomeni che è sempre più comuni ed evidenti soprattutto nelle società avanzate e ricche dell’occidente.

In alcuni paesi l’anoressia sta diventando una vera e propria piaga sociale che miete le sue vittime in una fascia di popolazione di età compresa dai 15 ai 25 anni soprattutto.

Entrambe sono malattie complesse che comprendono un disagio psicologico ed emotivo alla base, e che quindi hanno bisogno, per essere curate, di un intervento mirato sia al ripristino della capacità del fisico di alimentarsi in maniera corretta ma soprattutto di un forte lavoro sulla psiche dell’individuo colpito.

Bulimia

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La bulimia è una malattia da disordine alimentare che, insieme con l’anoressia sta diventando sempre più diffusa soprattutto tra la popolazione giovanile.

Contrariamente a quello che si può pensare, ovvero che se la persona anoressica diventa rapidamente sottopeso ed è caratterizzata a livello fisico da un’eccessiva magrezza, la persona affetta da bulimia non è per forza di cose sovrappeso, anzi, la malattia si esprime proprio attraverso una variazione rapida ed incontrollata del peso corporeo, che in definitiva può essere uno dei campanelli di allarme per diagnosticare il male.

Obesità come piaga sociale occidentale

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Sebbene in tanti paesi del mondo si soffra ancora la fame, l’occidente industrializzato è alle prese con un enorme problema per quanti riguarda la salute e l’alimentazione: l’obesità.

E’ un problema che ricorre maggiormente nei paesi anglosassoni, Stati Uniti in testa e poi anche il Regno Unito (dove per esempio il governo ha disposto di vietare le pubblicità di merendine e snacks sui media televisivi e sulla carta stampata), ma anche nei paesi mediterranei, che fino ad oggi si erano in un qualche modo distinti grazie alla salutare dieta mediterranea, il problema si fa via via più pressante, soprattutto per quanto riguarda l’obesità infantile, che in alcuni casi diventa una vera e propria piaga sociale.

La piramide alimentare giornaliera

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La piramide alimentare non è altro che un modello di riferimento che alcuni esperti dell’Istituto di Scienza dell’Alimentazione dell’Università di Roma “La Sapienza” hanno elaborato su richiesta del Ministero della Salute, interessato a fornire a tutti gli individui un corretto orientamento sulle abitudini alimentari e sullo stile di vita da adottare per vivere in modo sano ed evitare patologie come obesità, malattie metaboliche, cardiovascolari e cancro.

La piramide alimentare italiana, in particolare, indica i consumi alimentari giornalieri consigliati dagli esperti, precisando sia il tipo di cibo che la quantità.

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