L'autismo verrà studiato sui pulcini

L’autismo verrà studiato sui pulcini

L'autismo verrà studiato sui pulcini

La definitiva e completa comprensione dell’autismo e, più in generale, dei Disturbi dello Spettro Autistico e dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo, patologie delle quali ancora oggi conosciamo pochissimo, sarebbe di giorno in giorno più vicina e, naturalmente, potrebbe rappresentare il vero e proprio punto di svolta per l’elaborazione dei più accurati metodi diagnostici nonché delle più appropriate strategie terapeutiche.

Che cos'è l'epilessia

Che cos’è l’epilessia

Che cos'è l'epilessia

L’epilessia, come forse già saprete, sarebbe una terribile patologia neurologica e cerebrale che, ogni anno, sarebbe in grado di colpire oltre 30.000 persone in tutta Europa con conseguenze e ripercussioni, sia sulla propria salute psichica e fisica che, soprattutto, sulla propria vita privata e sociale, seriamente debilitanti nonché, purtroppo, di difficile se non impossibile intuizione, comprensione e condivisione.

CRISI EPILETTICHE

La Giornata Nazionale dell’Epilessia, tenutasi in tutta Italia nelle giornate di sabato 5 maggio 2012 e domenica 6 maggio 2012, avrebbe contribuito a fare chiarezza su questa malattia, ancora sconosciuta da una vasta porzione della popolazione italiana, svelandone e chiarendone alcuni dei propri più particolari e caratteristici meccanismi.

Utilità dei farmaci nei malati di depressione

Utilità dei farmaci nei malati di depressione

Utilità dei farmaci nei malati di depressione

Una recente inchiesta della nota ed affidabile associazione per la tutela e la difesa dei consumatori Altroconsumo, pubblicata sul numero 97 di aprile 2012 della rivista Test Salute, avrebbe messo in discussione l’utilizzo dei più comuni farmaci antidepressivi nel trattamento delle più lievi, leggere e comuni forme di depressione arrivando di conseguenza a sostenere come il malato di depressione possa trarre beneficio dall’utilizzo dei più appropriati rimedi farmacologici solamente nel caso in cui sia gravemente malato di depressione.

Usare il computer per migliorare la memoria negli anziani

Usare il computer per migliorare la memoria negli anziani

Usare il computer per migliorare la memoria negli anziani

Quanti abbiano sempre creduto vero il detto, molto più popolare e popolano che scientifico, che l’utilizzo dei moderni device tecnologici quali, a titolo puramente esplicativo, personal computer piuttosto che smartphone o tablet pc possa nuocere, ed anche molto gravemente, alla salute cerebrale di colui il quale ami trascorrere diverse ore della giornata in compagnia del proprio preferito strumento di intrattenimento – comunicazione, dovrebbe immediatamente ricredersi poiché, stando a quanto riportato dall’eminente rivista scientifica Mayo Clinic Proceeding, sarebbe in realtà vero l’esatto contrario.

Conoscere e scoprire l'epilessia

Conoscere e scoprire l’epilessia

Conoscere e scoprire l'epilessia

Conoscere e scoprire l’epilessia, sebbene in realtà non lo sia, potrebbe a ben diritto essere il motto della Giornata Nazionale per l’Epilessia che, come forse saprete, si svolgerà, in tutte le principali piazze di tutte le principali città italiane, sia sabato 5 maggio 2012 che domenica 6 maggio 2012.

Individuato il funzionamento dei prioni

Individuato il funzionamento dei prioni

Individuato il funzionamento dei prioni

Un nutrito team di ricercatori italiani, facenti riferimento all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, all’Università di Milano, allo University College di Londra e all’Istituto Telethon Dulbecco, al quale sarebbe inoltre stato dedicato l’articolo, pubblicato sull’eminente rivista scientifica Neuron, grazie al quale sarebbe stata possibile la divulgazione internazionale dei risultati della fondamentale sperimentazione scientifica condotta soprattutto in Italia, avrebbe identificato, per la prima volta nella storia, il meccanismo che indurrebbe i prioni, ovverosia le proteine danneggiate responsabili di ogni forma di encefalopatia tra le quali figurerebbe, come ormai noto, il celeberrimo morbo cosiddetto della mucca pazza, a compromettere le normali funzionalità dei neuroni del cervelletto che, come certamente saprete, sarebbe l’area del cervello umano deputata al controllo dei movimenti volontari.

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