Sintomi ascaridiosi

ascaris

L’ascaridiosi è provocata da un verme, l’ascaris lumbricoides, particolarmente comune nelle zone umide e temperate. Un tempo era comune anche in Italia, mentre oggi è pressochè scomparso, mentre è ancora molto diffusa nei paesi tropicali non solo per il clima caldo, ma anche per le scarse condizioni igienico sanitarie.
L’infezione avviene attraverso l’ingestione accidentale delle uova del verme, presenti nelle feci e nel suolo, nell’acqua e negli alimenti contaminati. Una volta all’interno dell’organismo, le uova si schiudono lasciando fuoriuscire le larve che si diffondono nei polmoni e risalgono fino alla gola.

Sintomi puntura di medusa

meduse

Le meduse sono animali comuni nei nostri mari, trasparenti e dalle bellissime sfumature colorate. Chi ama il mare sa bene che da esse bisogna guardarsi perchè il contatto con questi animali marini può provocare fastidiose e talvolta dolorose irritazioni.
Se ne contano circa 200 specie, tutte caratterizzate da una struttura molto semplice, un corpo centrale e dei tentacoli di lunghezza variabile. Sono presenti su tutti i mari del mondo, e quelle particolarmente pericolose, la cui puntura può essere anche letale si trovano nei mari australiani e dell’Oceano Indiano.

La doccia nociva per la salute?

doccia

Secondo una recente ricerca riportata sulla rivista Proceeding, suffragata anche da studi condotti dalla National Academy of Science statunitense, la doccia può essere dannosa per la salute.
Non certamente il fatto di lavarsi, sia ben chiaro, ma lo studio ha rilevato che le doccette, il dispositivo da cui sgorga l’acqua, possono essere ricettacolo di diversi tipi di batteri, alcuni dei quali nocivi per la salute dell’uomo.
Un test ha infatti scoperto, su un campione di 50 dispositivi esaminati in nove diverse città di sette diversi stati in USA, tra i quali metropoli come Denver o New York, che il 30% di questi contenevano un batterio ritenuto responsabile di malattie polmonari.

Sintomi Morbo del Legionario

condizionatore

Il morbo del legionario o “legionellosi” è causato da un batterio chiamato Legionella. Il nome singolare con cui viene denominato proviene dal fatto che il batterio è stato identificato la prima volta nel 1976 su un numeroso gruppo di persone negli Stati Uniti che partecipavano ad una convention della Legione americana, e che si erano improvvisamente tutti ammalati di una grave forma di infezione polmonare.
Non che il batterio non fosse presente prima di allora, ma prima di questo caso così eclatante, nel caso di polmoniti o altre infezioni delle vie respiratorie, la presenza di questo non veniva ricercata.

Il fumo passivo provoca problemi anche al fegato

fumo

Il fumo passivo, si sa, è responsabile di molti disturbi, tra i quali tumori, malattie cardiache, arteriosclerosi, polmonite, bronchite e asma. E’ per questo motivo che in molti paesi occidentali attualmente sono in vigore leggi che vietano di fumare in locali pubblici, dove alcune categorie, particolarmente a rischio, come bambini ed anziani, potrebbero essere esposti al fumo passivo.
Uno studio recente, pubblicato sul numero di settembre della rivista Journal of Hepatology, punta il dito sull’associazione tra il fumo passivo e un disturbo al fegato, su cui fino ad oggi erano stati compiute poche ricerche.

Sintomi steatosi epatica non alcolica

fegato

NAFLD o steatosi epatica non alcolica, definisce una condizione in cui all’interno del fegato si sviluppa un accumulo di grassi in eccesso, anche in persone che non bevono alcool.
La presenza di grassi nel fegato non è una condizione normale, tuttavia essa può anche non provocare problemi.
In alcuni casi invece, i grassi nelle cellule epatiche possono causare l’infiammazione delle cellule del fegato, e provocare fenomeni di cicatrizzazione, una condizione grave denominata steatopatite non-alcolica, che può provocare disturbi funzionali al fegato e cirrosi.

Adolescenti e giovani adulti ad alto rischio di mortalità nei paesi poveri

adolescenti

In uno studio sui tassi di mortalità a livello mondiale, un gruppo di ricercatori del Royal Children’s Hospital di Melbourne, in Australia, hanno scoperto che il 97% dei decessi tra adolescenti e giovani adulti di età compresa tra i 10 ed i 24 anni si verificano nei paesi poveri o in via di sviluppo.
Questi dati, che compaiono su uno studio pubblicato recentemente sulla rivista The Lancet, sono interessanti soprattutto perchè rivelano che sebbene la maggior parte dell’attenzione e degli sforzi delle organizzazioni sanitarie internazionali si concentrino soprattutto sulla diffusione di HIV ed AIDS, in realtà il 40% dei decessi è invece causato da altri fattori, tra i quali le guerre, la violenza e gli incidenti.
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