Malattia polmonare ostruttiva cronica

polmoni

La malattia polmonare ostruttiva cronica, identificata dall’acronimo inglese COPD e da quello italiano BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), si riferisce a quel gruppo di malattie che causano il blocco del flusso d’aria nei polmoni e provocano problemi respiratori. Tra di queste alcune sono l’enfisema, la bronchite cronica e l’asma.
Nell’occidente industrializzato questa famiglia di malattie è particolarmente diffusa, ed è una delle prime cause di morte. L’uso del tabacco è tra i maggiori imputati come causa scatenante della malattia, seguito a poca distanza dall’asma, e dall’esposizione all’inquinamento atmosferico. Altri fattori scatenanti sono di origine genetica, ed anche infezioni e disturbi alle vie respiratorie giocano un ruolo di una certa importanza.

Obesità ed alcoolici mettono a rischio il fegato

bevitrice

Essere obesi o in sovrappeso e bere alcoolici aumenta il rischio di malattie epatiche come la cirrosi, negli uomini come nelle donne.
Lo affermano due recenti studi che compaiono parallelamente sulla rivista medica BMJ. Nel primo studio, i ricercatori dell’Università di Oxford hanno valutato un enorme campione di cartelle cliniche di donne inglesi di mezza età, 1 milione e 200.000 casi.
Seguite per una media di sei anni, le donne che risultavano essere in sovrappeso o obese risultavano essere a rischio più elevato di cirrosi epatica, e tale rischio aumentava se le donne risultavano anche essere bevitrici, anche con una media relativamente moderata di assunzione di alcoolici.

Malattie infiammatorie intestinali fattore di rischio per la tromboembolia

Bowel

Le persone che presentano malattie infiammatorie intestinali hanno molta più probabilità di sviluppare coaguli ematici, e quindi hanno un rischio maggiore di attacchi cardiaci e malattie cardiovascolari. Per questa ragione sarebbe opportuno che essi si sottoponessero a trattamenti terapeutici preventivi.

E’ quanto emerso da uno studio condotto nel Regno Unito da ricercatori dell’Università di Nottingham, dove sono stati esaminati i dati provenienti da più di 13.000 persone affette da malattie infiammatorie intestinali, dati che sono stati confrontati con quelli di 71.000 persone sane.

Nuova tecnica nei trapianti del rene evita il rigetto

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Un procedimento innovativo ha permesso ad un’equipe medica britannica di trapiantare con successo il rene in una donna, evitando che questo provocasse fenomeni di rigetto.
Il rene era stato donato dalla sorella, nonostante che precedenti sperimentazioni avevano già stabilito che l’organismo della donna avrebbe respinto, come estraneo, il rene trapiantato.
I medici hanno messo a punto una tecnica innovativa, la “cryofiltration”, per riuscire a bypassare la risposta del sistema immunitario ed i fenomeni di rigetto.

Vaccino per l’influenza nei bambini da 6 a 12 mesi

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Uno studio recentemente pubblicato su The Pediatric Infectious Disease Journal ritiene che la vaccinazione contro l’influenza stagionale è sicura e favorire una risposta immunitaria protettiva nei bambini dai 6 ai 12 mesi di età.
Anche se sono necessari ulteriori ricerche, lo studio indica che il vaccino contro l’influenza stagionale potrebbe anche essere inclusa nelle vaccinazioni standard per i bambini con meno di 6 mesi.
La ricerca è stata realizzata da ricercatori della University of Washington a Seattle, ed ha coinvolto un campione cospicuo di bambini sani, 1375, ai quali è stato inoculato, in modo casuale, due dosi di vaccino standard trivalente (protettivo per tre differenti ceppi virali dell’influenza), oppure un placebo, un vaccino inattivo per verificare l’efficacia in un gruppo di controllo.

Virus dell’epatite C coltivato in laboratorio

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Una delle esigenze più sentite nella ricerca medica è quella di poter riuscire a studiare le cellule, il loro comportamento e le conseguenze di determinate infezioni il laboratorio, per poter in questo modo scoprire nuove strategie terapeutiche e diagnostiche. Il problema è che ciò non è sempre possibile. Uno degli ostacoli per lo studio delle cellule del fegato per esempio risiede nel fatto che mentre molti tipi di cellule umane possono essere coltivate con successo in laboratorio, la coltura di queste è sempre stata problematica.

Come il virus “fa il surf” tra le cellule

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Ricercatori del London Imperial College britannico sono riusciti a catturare grazie ad una telecamera il meccanismo con cui i virus, nel loro studio quello della varicella, “rimbalzano” da una cellula all’altra alla ricerca di quelle non ancora infettate. Il meccanismo è assolutamente interessante perchè spiega in che modo il virus riesce a riconoscere una cellula che ne ospita già uno da quelle che invece sono potenzialmente libere per ospitare il microrganismo.
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