Morgellons e scie chimiche, una possibile correlazione?

scie chimiche

In una ricerca pubblicata sul Journal Applied Toxicology, la dottoressa P. D. Darby dell’università di Reading ha dimostrato come i sali di alluminio siano correlati all’aumento del tumore al seno e al morbo di Alzheimer.
Il che fa nascere una domanda spontanea: da dove arriva tutta questa alta concentrazione di alluminio nell’acqua potabile? La risposta potrebbe essere che sono i sedimenti che vengono rilasciati dalle scie chimiche che negli ultimi 10 anni si sono moltiplicate in maniera esponenziale.

Cancro al seno legato a variazione genetica

seno

I ricercatori avrebbero individuato delle variazioni genetiche, le quali potrebbero essere una delle cause per lo sviluppo del cancro al seno.

Uno studio su un gruppo di donne Svedesi e Finlandesi ha scoperto una particolare variazione nel loro DNA che potrebbe essere strettamente legata a questo particolare tipo di malattia.

Gli studiosi ritengono che queste variazioni siano annesse alla produzione di estrogeni, i quali hanno un ruolo di rilievo nello sviluppo del cancro al seno per le donne in menopausa.

Fumatrici più a rischio di ascessi mammari

sigaretta

Fumare aumenta notevolmente il rischio di ascessi al seno, lesioni infiammatorie particolarmente dolorose, spesso difficili da curare, e che tendono, nel 40-50% dei casi a ripresentarsi cronicamente.
Lo rivela uno studio di recente realizzato all’Università dello Iowa, che nella stessa ricerca evidenzia come anche il piercing al seno sia un potenziale fattore scatenante dello stesso disturbo.

Olio di oliva previene i tumori al seno

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L’olio d’oliva, un alimento semplice e salutare, che, secondo una recente ricerca spagnola potrebbe anche essere di aiuto nel prevenire il tumore al seno nelle persone predisposte.
I componenti presenti in questo grasso monoinsaturo, dai forti poteri antiossidanti, attaccherebbero i tumori, ne ritarderebbero l’insorgere e la crescita, e proteggerebbero il DNA dal pericolo provocato da cellule cancerose particolarmente dannose.

Dal mare un nuovo farmaco che prolunga la vita nei tumori al seno

fondali marini

Un farmaco sperimentale denominato eribulin è risultato aumentare la sopravvivenza nelle donne affette da tumore al seno che in passato non avevano ottenuto alcun risultato valido con terapie chemioterapiche.
L’eribulin sarebbe dunque il primo farmaco a risultare efficace con questa tipologia di malati terminali, rivelano i ricercatori del St. James Hospital di Leeds in Inghilterra.
Un risultato già in parte anticipato presso la Food and Drug Administration statunitense che a breve dovrebbe approvare la produzione del farmaco negli USA.

Yoga come terapia contro i disturbi del sonno

yoga

Lo yoga può aiutare le persone che escono da una lunga esperienza di tumore, al quale sono sopravvissuti a dormire meglio. Due terzi dei pazienti che sopravvivono grazie alla chemioterapia o alla radioterapia al tumore spesso hanno dei problemi di sonno o riportano un persistente senso di fatica, anche se i medici non sanno esattamente il perchè. Tra le ipotesi più prese in considerazione il fatto che alcune sostanze utilizzate durante la chemio possono arrivare a danneggiare il muscolo cardiaco, con la conseguenza che questo può incorrere in disturbi come l’insufficienza cardiaca, anche anni dopo il termine delle cure.

Altri 5 geni legati ai tumori al seno

tumore al seno

Una ricerca di recente realizzata da scienziati dell’Università di Cambridge ha portato a 18 i geni che possono essere individuati come responsabili di una maggior predisposizione ai tumori al seno.
Oltre ai 13 precedenti geni identificati in precedenti studi, i ricercatori britannici hanno evidenziato, grazie ad uno studio realizzato sul genoma di un campione di 4000 pazienti, confrontate con altre 24 mila, che altri 5 geni possono essere indicati come responsabili di un più alto rischio di tumore.
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