Il primo pensiero che ci viene quando sentiamo un nodulo al seno è che si tratti di un tumore. Lo stesso dicasi in caso di dolore o secrezione anomala dal capezzolo. Sono questi i sintomi più comuni del tumore al seno? E come fare per la diagnosi?

Il primo pensiero che ci viene quando sentiamo un nodulo al seno è che si tratti di un tumore. Lo stesso dicasi in caso di dolore o secrezione anomala dal capezzolo. Sono questi i sintomi più comuni del tumore al seno? E come fare per la diagnosi?

Quando è necessario sottoporsi a un esame diagnostico è bene osservare alcune regole fondamentale per non compromettere l’esito del test. Occorre prepararsi al meglio e non sottovalutare le indicazioni dei medici che dovranno essere scrupolosamente seguite. Il rischio è proprio quello di falsare per leggerezza gli esisti dei test. Vediamo le indicazioni da seguire quando ci si vada a sottoporre a test diagnostici molto diffusi.
Un guanto supersensibile per diagnosticare i tumori al seno? Esiste davvero e si chiama BE gLOVE, anche i dubbi sulla sua reale efficacia restano intatti. Il BE gLOVE è un guanto prodotto in Italia dalla IC Pharma e realizzato in poliuretano soffice e supersottile (ha un’efficacia pari a due anni) creato per l’autodiagnosi femminile utile per poter aiutare l’autopalpazione del seno.


Le tipologie di tumore al seno sono essenzialmente due, i tumori invasivi, che cioè si diffondono oltre il punto da cui si formano e quelli non invasivi che invece restano stabili nel luogo in cui si sono formati, ma che, se non curati, possono a loro volta diffondersi.