Da certi atteggiamenti si può capire facilmente se si sta invecchiando, perlomeno secondo quando rilevato dalla società di assicurazioni Engage Mutual, che ha portato avanti una ricerca su 2.000 persone.
invecchiamento
Fonte dell’invecchiamento scoperta nell’ipotalamo
I ricercatori dell’Albert Einstein College of Medicine della Yeshiva University (New York) in uno studio condotto sui topi e pubblicato su Nature, hanno scoperto che la fonte dell’invecchiamento è nascosta nell’ipotalamo, una parte del cervello conosciuta per il ruolo fondamentale esercitato nella crescita, nello sviluppo, nella riproduzione e nel metabolismo.
Alti livelli di un ormone legati alle morti per tumore

I risultati, pubblicati nel numero di marzo della rivista Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, suggeriscono che l’IGF-1 potrebbe rivelarsi un utile marcatore per predire il rischio di tumori.
Questo componente, che ha una struttura simile a quella dell’insulina, è regolato da un ormone, denominato ormone della crescita, e viene prodotto nel fegato. Con l’aumento dell’età esso si presenta in quantità sempre più ridotta, tanto da far pensare che la sua riduzione sia legata all’invecchiamento del corpo.
Scoperto gene che rivela l’invecchiamento precoce

Sono questi i risultati di uno studio condotto da ricercatori anglosassoni dell’Università di Leicester e del Kings College di Londra, che sostengono che le persone che presentano queste varianti genetiche rivelano una differenza significativa nel come funziona l’orologio biologico delle cellule.
La ricerca è stata stimolata dal fatto che, se con l’avanzare dell’età aumentano i rischi di demenza senile e malattie come morbo di Parkinson o disturbi cardiaci, per alcune persone ciò accade prima del previsto.
L’invecchiamento delle staminali è un fenomeno reversibile

La sperimentazione è stata compiuta su topi da laboratorio prelevando sangue da topi giovani e somministrandolo a topi anziani.
Le cellule staminali dei secondi hanno assunto le caratteristiche delle cellule staminali giovani, ed i tessuti degli animali più vecchi apparivano di conseguenza “ringiovaniti”.
Chi sembra più giovane vive più a lungo

In seguito i ricercatori hanno coinvolto nella ricerca tre differenti gruppi di volontari, che, esaminando le foto, indicavano quella che, secondo la loro percezione, era l’età della persona ritratta. I gemelli sono stati valutati dai volontari in giorni diversi ed individualmente.