Bupropione e pastiglie di nicotina per smettere di fumare

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Un fumatore su cinque che si rivolge al medico farà un tentativo serio si smettere di fumare.
Ed in questo caso uno studio recente ha dimostrato che la terapia farmaceutica migliore è stata una combinazione di farmaci, che comprende bupropione, un antidepressivo ampiamente utilizzato dalla fine degli anni ’90 sia per il trattamento della depressione sia come antagonista della nicotina, e pastiglie di nicotina.

OMS: fumo passivo, una sfida ancora da vincere

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Nella seconda relazione generale sul tabacco, l’Organizzazione Mondiale della Sanità riporta che il 95% della popolazione mondiale non è protetto dalle leggi contro il fumo.
L’agenzia internazionale afferma che ancora oggi il fumo passivo è responsabile di almeno 600.000 morti all’anno, ed ha anche riconfermato che il tabacco è ancora la prima causa di morte che si potrebbe evitare grazie alla prevenzione, con cifre superiori ai 5 milioni di vittime l’anno.

Più nicotina con la prima sigaretta del mattino

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Se la prima cosa che si fa al mattino è quella di accendersi una sigaretta, allora bisognerà essere consapevoli che tale pratica aumenta la quantità di nicotina che viene assorbita dal nostro organismo.
Non è chiaro il perchè di ciò, almeno secondo i ricercatori della Penn State University che in proposito hanno dedicato una ricerca, ma secondo loro ciò potrebbe essere dovuto al fatto che la prima sigaretta del mattino viene aspirata con particolare intensità, rispetto alle altre fumate durante il giorno.
Questo significa anche, sempre secondo i ricercatori, che coloro che hanno quest’abitudine sicuramente avranno più problemi nel tentare di smettere di fumare.

Associazione tra il fumo in gravidanza e l’ADHD

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Le donne che fumano durante la gravidanza raddoppiano i fattori di rischio che il bambino possa in futuro sviluppare la sindrome da iperattività e mancanza di attenzione, ADHD.
L’affermazione proviene da una recente ricerca effettuata nel Cincinnati Children’s Hospital Medical Center. Secondo i ricercatori, l’esposizione prenatale al fumo di tabacco aumenta il rischio di ADHD di 2,4 volte.

Le sigarette light renono più difficile smettere di fumare

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Gli esperti sanno da tempo che le sigarette “a basso contenuto di catrame” e “lightnon sono più sane rispetto alle sigarette normali, ed una nuova ricerca pubblicata in questi giorni per la rivista Tobacco Control, rivela un nuovo aspetto che rende le presunte sigarette leggere altrettanto dannose delle altre: sembra infatti che chi passa alle sigarette light più difficilmente smetterà di fumare.
I ricercatori dell’Università di Pittsburgh autori della ricerca, hanno esaminato i risultati di un sondaggio condotto nel 2003 su 30,800 persone negli Stati Uniti fumatori nell’anno precedente.

Fumare in gravidanza associato a disturbi comportamentali nel bambino

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Un recente studio di ricercatori americani e britannici ha rilevato una forte percentuale di bambini con problemi comportamentali tra le donne che fumano durante la gravidanza.
La ricerca, sviluppata tra diverse università britanniche e statunitensi e pubblicata sulla rivista Journal of Epidemiology and Community Health, è il frutto dell’esame di una grande mole di dati, un campione di 14.000 coppie di madri e bambini nati tra il 2000 ed il 2001 in Inghilterra.
Le madri fumatrici sono state raggruppate in due gruppi, classificate in fumatrici leggere o forti fumatrici a secondo del numero di sigarette fumate durante il giorno nel periodo della gravidanza.

L’esercizio fisico rende le sigarette meno attraenti

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Per chi ha deciso di smettere di fumare sicuramente una delle prove più difficili da sopportare è la visione di altri che fumano o di immagini correlate al vizio. In molti casi queste sono sufficienti a far ritornare la voglia di fumare.
E per venire in aiuto di coloro che sono più facili a cedere ecco i risultati di un nuovo studio pubblicato sulla rivista Addiction, realizzato da ricercatori dell’Università di Exeter, nel Regno Unito.
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