Disturbi del sonno come indicatori dell’Alzheimer

Secondo un recente studio pubblicato su Science Translational Medicine da David Holtzman e colleghi della Washington University di St. Louis (Stati Uniti), i disturbi del sonno potrebbero essere degli indicatori dell’Alzheimer.

Come spiegato dai ricercatori, l’alternarsi tra le fasi di veglia e riposo viene disturbato dalle placche amiloidi, che sono dei depositi cerebrali di proteina beta-amiloide legati alla malattia.

Scoperta la proteina che previene il Parkinson

Scoperta la proteina che previene il Parkinson

Scoperta la proteina che previene il Parkinson

E’ tutta italiana la ricerca, pubblicata negli scorsi giorni sulla rivista scientifica inglese Brain, che avrebbe definitivamente dimostrato l’ipotizzata correlazione tra la diminuzione dei livelli nell’organismo di una particolare proteina, definita c-Rel, e lo sviluppo della malattia idiopatica, o morbo, di Parkinson.

Cervello in forma coi consumi di cacao

Un Rapporto dell’Università dell’Aquila e dell’ospedale di Avezzano potrebbe aprire nuove frontiere e speranze nella lotta contro le malattie degenerative, ed in particolare contro l’Alzheimer. Questo perché dallo studio è emerso che l’assunzione di composti naturali presenti nel cacao, a fronte di una dieta equilibrata, porterebbe negli anziani ad un aumento delle loro performance mentali.

Insomma, anche se lo studio necessita di sperimentazioni più approfondite e più su vasta scala, il cacao potrebbe contribuire a rallentare l’invecchiamento delle cellule neuronali e, quindi, a migliorare la memoria a breve termine, la capacità cognitiva e la rapidità di pensiero che spesso con l’età che avanza si perde fino a registrarsi una vera e propria decrescenza rapida.
Possibile correlazione tra ceramidi e Alzheimer

Possibile correlazione tra ceramidi e Alzheimer

Possibile correlazione tra ceramidi e Alzheimer

Una nuova ed approfonditissima ricerca scientifica, condotta in questo specifico e particolare caso dagli esperti della Mayo Clinic di Rochester, in assoluto una delle strutture ospedaliere più all’avanguardia di tutti gli Stati Uniti d’America, avrebbe nuovamente contribuito a gettare cattiva luce sulle più differenti molecole lipidiche in generale e sulle ceramidi in particolare.

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