Scoperta la proteina che previene il Parkinson

di Redazione

Patologie tra le quali, per l'appunto, figurerebbe la malattia idiopatica di Parkinson che, proprio a partire dai 60 anni, potrebbe manifestarsi già a livelli di proteina c-Rel di poco inferiori a quelli normali.

Scoperta la proteina che previene il Parkinson

E’ tutta italiana la ricerca, pubblicata negli scorsi giorni sulla rivista scientifica inglese Brain, che avrebbe definitivamente dimostrato l’ipotizzata correlazione tra la diminuzione dei livelli nell’organismo di una particolare proteina, definita c-Rel, e lo sviluppo della malattia idiopatica, o morbo, di Parkinson.

NUOVA FORMA DEL MORBO DI PARKINSON

La su indicata proteina, infatti ed in particolar modo, contribuirebbe, almeno sino ai 60 anni di età, a proteggere i mitocondri, ovverosia quelle particolari strutture cellulari deputate alla produzione di energie, dall’attacco dei radicali liberi che, come certamente saprete, sarebbero quelle sostanze responsabili del precoce invecchiamento cellulare responsabile di svariate patologie.

IL SONNO MIGLIORA DIVENTANDO ANZIANI

Patologie tra le quali, per l’appunto, figurerebbe la malattia idiopatica di Parkinson che, proprio a partire dai 60 anni, potrebbe manifestarsi già a livelli di proteina c-Rel di poco inferiori a quelli normali.

DIGIUNARE PER PROTEGGERE IL CERVELLO

La scoperta, di capitale importanza poiché capace di gettare ulteriore luce sui meccanismi della malattia idiopatica di Parkinson, sarebbe stata effettuata da un team di ricercatori internazionali, facenti riferimento all’Università degli Studi di Brescia, all’Università degli Studi di Verona, all’Università degli Studi di Cagliari, all’Università di Cambridge ed all’Università Cornell, guidati da Marina Pizzi e PierFranco Spano dell’Istituto Nazionale di Neuroscienze.

Restano ora ancora da individuare il meccanismo di diminuzione della su indicata proteina c-Rel (a tal proposito, in particolar modo, vi sarebbe da affermare come i ricercatori dell’INN siano già tornati al lavoro per cercare di scoprire l’eventuale predisposizione genetica alla riduzione dei normali livelli di c-Rel dopo i 60 anni di età) nonché, naturalmente, le strategie terapeutiche maggiormente adatte a preservare e conservare i normali livelli di c-Rel anche dopo i 60 anni di età.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>