Riduzione del petto maschile: calano gli interventi

di Redazione

Dimostrata la correlazione tra infertilità maschile e dieta

In gergo tecnico prende il nome di ginecomastia, ed in Italia sono in aumento gli interventi per la riduzione del seno maschile, perchè di questo si tratta. Uno scherzo della natura che porta gli uomini ad avere le mammelle, esattamente come le donne. E proprio come loro, si rivolgono al chirurgo per la riduzione.

Dunque, sul lettino del chirurgo, non finiscono solo le donne che vogliono ritoccare il proprio corpo per sentirsi meglio con sè stesse, per somigliare a questo o quel vip e perchè non accettano il tempo che passa e spianano le rughe. Anche gli uomini ricorrono all’aiutino per ridurre l’anomalia che certo non gratifica, anzi imbarazza. In Italia, infatti, sono in aumento gli interventi per la riduzione del seno maschile, ben il 20 per cento rispetto al passato.

Secondo i dati raccolti dall’Associazione italiana di chirurgia plastica estetica (Aicpe), in Italia nel 2011 gli interventi per la riduzione del seno maschile sono stati 1.523, pari al 4,45 per cento rispetto all’anno precedente.

La tendenza non è una prerogativa del maschietto italico, è ormai un’usanza a livello internazionale, tipico dei paesi occidentali, come sottolineano i soci dell’Aicpe:

La tendenza ricalca quella di altri paesi come gli Stati Uniti dove la ginecomastia è il quarto intervento più eseguito tra gli uomini con 17.645 interventi nel 2011. In Inghilterra è al secondo posto e rispetto al 2010 è cresciuta del 7 per cento, mentre dal 2008 del 144 per cento.

Gianluca Campiglio, membro del direttivo Aicpe, ha spiegato che è un problema frequente soprattutto nei giovani con un’età inferiore ai trent’anni che sono affetti da disturbi ormonali, e negli adulti al di sopra dei sessanta che, a causa di un tumore alla prostata, devono sottoporsi ad una terapia ormonale.

Fra le cause dell’aumento delle dimensioni del seno maschile, anche l’abuso di farmaci, la cannabis, gli antidepressivi e tanto altro ancora, come spiega Gianluca Campiglio:

Tra i fattori scatenanti l’abuso di antidepressivi o farmaci a base di digitale, cannabis e sostanze dopanti o integratori alimentari. Molti uomini utilizzano ormoni anabolizzanti per far crescere la massa muscolare, che sono la causa principale delle ginecomastie tra i 25 e i 40 anni. A questo si aggiungono gli estrogeni sintetici presenti nella catena alimentare, in particolare nella carne.

Succede che le mammelle di dimensioni eccezionali, siano dovute ad un accumulo di grasso delle persone obese. Una dieta dimagrante spesso non è sufficiente, il chirurgo ricorre dunque ad una mini liposuzione, in alternativa alla ginecomastia, alla quale si ricorre quando la ghiandola mammaria è ingrandita.

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