L’uso scorretto degli antibiotici

di Redazione

Photo Credits - JEAN-CHRISTOPHE - AFP - Getty Images - 163683094Gli antibiotici, farmaci molto diffusi in tutto il mondo, possono essere sia di origine naturale, sia di sintesi, e servono per combattere infezioni di diversa natura. A Milano, fino al 15 novembre, sarà in corso il 32esimo Congresso Nazionale di antibiotico terapia in età pediatrica dove si discuterà e si porteranno dato relativi all’uso appropriato degli antibiotici, agli immunostimolanti e alla tubercolosi, e non ultime le infezioni respiratorie.

Il tema risulta essere molto importante, in quanto è appurato che spesso si fa ancora un uso improprio degli antibiotici, anche nei bambini, che non solo non risolvono l’infezione, ma possono anche peggiorare le condizioni di salute; questo è quel che è emerso chiaramente dal progetto Arpec, uno studio finanziato dall’Unione Europea con il compito di monitorare il corretto utilizzo degli antibiotici. L’Italia, la Grecia e la Spagna sono i paesi Europei dove maggiormente questi farmaci vengono usati in modo errato, mentre i paesi del nord Europa vengono dati con più criterio.

Spesso gli antibiotici vengono dati dai genitori ai bambini senza una prescrizione medica, ciò fa si che i dosaggi risultino sbagliati, in quanto sovente si interrompe la terapia quando il bambino sta meglio, mentre è sempre opportuno assumerli per tutto il tempo che il medico stabilisce.

Inoltre questi farmaci non servono a combattere le influenze virali, ma solo le infezioni batteriche, quindi anche in questo caso può risultare inutile se non dannoso dare antibiotici contro il raffreddore o l’influenza.

E’ importante anche gettare le confezioni di antibiotico scadute o aperte perché utilizzate in infezioni precedenti.

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