App gratuita per misurare la pressione, glicemia e peso

cuoreUna stazione diagnostica sempre a portata di mano in grado di controllare i dati della pressione, del peso e della glicemia. 

È diventata una realtà grazie a una nuova App gratuita che consente di misurare, registrare e archiviare immediatamente questi dati grazie a una serie di dispositivi dotati di tecnologia bluetooth.

La nuova app, iHealth My Vitals, scaricabile da Apple Store o da Play Store trasforma in un men che non si dica il proprio iphone, smartphone o tablet in uno strumento molto utile per monitorare costantemente la propria salute.

 

Ovviamente oltre a scaricare l’applicazione è necessario anche acquistare gli apparecchi diagnostici che funzionano tramite collegamento wireless: si tratta in particolare di un misuratore di pressione da braccio e di uno da polso (per la pressione), di un glucometro (per la glicemia), e i due bilance per controllare il peso, una tradizionale, l’altra più sofisticata per controllare anche altri parametri (dal grasso alla massa muscolare, alla calorie giornaliere etc.).

Una volta misurati, i dati si trasferiscono automaticamente al dispositivo dotato della App diagnostica. 

SISTEMA HI TECH DI AUTODIAGNOSI 

In questo modo possono essere archiviati, controllati e ovviamente consultati dal medico creando un vero e proprio archivio portatile senza il rischio che i dati vengano dispersi.

Tra l’altro i dispositivi funzionano sia on-line sia off-line e indicano tempestivamente al paziente anche se la misurazione sta avvenendo correttamente.

 

Un esempio? Quando il misuratore viene applicato al braccio, prima mostra se il collegamento è attivo, poi indica anche se la posizione del braccio è corretta prima di misurare i valori della pressione che figurano direttamente sull’apparecchio (smartphone, tablet etc.).

E lo stesso accade per la misurazione dei livelli di glucosio. Insomma mai come ora gli strumenti tecnologici si avviano a diventare un ottimo alleato a favore della salute anche perché in questo modo il paziente riesce ad essere maggiormente responsabilizzato nell’autogestione della propria patologia.

 

 

 

Foto Thinkstock

 

 

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