Una fibra solubile, lo psyllium, combatte efficacemente la sindrome del colon irritabile

di Redazione

I ricercatori hanno scoperto che lo psyllium è risultato essere l'alimento più efficace per ridurre i sintomi del male, e che invece la crusca non solo è meno efficace ma può anche peggiorare i sintomi.

cereali

Ricercatori dell’Università di Utrecht in Olanda hanno realizzato uno studio che riguarda le diete migliori per contrastare la sindrome da colon irritabile, un malessere molto comune che secondo alcune fonti colpisce circa il 20% della popolazione in occidente.
Durante la ricerca gli studiosi hanno coinvolto 275 volontari affetti dal disturbo, ai quali sono stati somministrate per 12 settimane tre diverse sostanze, crusca, una fibra vegetale solubile denominata psyllium e della farina di riso che aveva la funzione di placebo in un gruppo di controllo.

I ricercatori hanno scoperto che lo psyllium è risultato essere il supplemento alimentare più efficace per ridurre i sintomi del male, e che invece la crusca non solo è meno efficace ma può anche peggiorare i sintomi.

La sindrome da colon irritabile è caratterizzata dall’insorgere di dolori addominali e da abitudini intestinali irregolari, ed attualmente essa è contrastata attraverso l’uso di farmaci, una dieta adeguata e, nei casi più gravi, con il ricorso ad antidepressivi.

E’ una idea comune il fatto che la crusca serve a regolare le funzioni intestinali, ma lo studio ha invece evidenziato che essa ha ridotto lo stato di malessere generale, nei pazienti coinvolti nella ricerca, solo di 58 punti, mentre la fibra solubile, lo psyllium, ha toccato i 90 punti. Il gruppo di controllo si è fermato a quota 49 punti.

La relazione ha anche rilevato che i pazienti sembravano essere meno tolleranti alla crusca, perchè oltre la metà del gruppo in cui essa era somministrata ha abbandonato la sperimentazione, accusando un peggioramento dei sintomi.

Le fibre solubili come lo psyllium, per saperne di più, si trovano nella frutta, in particolare in mele e fragole, ma anche nell’orzo e nell’avena.

Secondo i ricercatori è difficile che l’apporto di frutta e cereali sia comunque tale da ridurre drasticamente il male, e per questo motivo consigliano l’aggiunta della fibra solubile alla dieta, per esempio aggiungendola nello yogurt come hanno fatto i partecipanti della ricerca. In tal modo i risultati dovrebbero essere migliori.

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