
Coraggio e timidezza o, meglio, temeraria avidità di conoscenza ed estrema prudenza, sarebbero atteggiamenti umani non già volontari, sui quali la nostra forza di volontà potrebbe agire attivamente e consapevolmente, bensì involontari e totalmente dipendenti dalle dimensioni del cervelletto che, da organo esclusivamente proposto al controllo delle funzioni motorie involontarie, sarebbe stato ultimamente rivalutato, grazie alle evidenze mediche, cliniche e scientifiche delle più recenti sperimentazioni, poiché altresì coinvolto nel controllo delle funzioni cognitive e delle emozioni.

