Il virus dell’influenza suina penetra più in profondità nei polmoni

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Una nuova ricerca condotta da ricercatori britannici conferma recenti studi (come quello pubblicato ad opera di ricercatori della University of Maryland ed apparso questo mese sulla rivista PLoS Currents) che hanno appurato come il virus dell’influenza suina sia in grado di penetrare in maniera più profonda nei tessuti polmonari rispetto al normale virus dell’influenza stagionale.
Uno dei motivi per cui questo tipo di influenza risulta più grave e pericolosa per alcune persone dunque consisterebbe nel fatto che è in grado di colpire un maggior numero di cellule.

Sintomi parotite

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La parotite comunemente chiamata “orecchioni“, è un’infezione virale contagiosa causata dal virus Paramixovirus parotitidis che può provocare gonfiore doloroso delle ghiandole salivari. In particolare sono colpite le ghiandole parotidi che si trovano tra l’orecchio e la mascella. In un caso su tre le persone affette da parotite non avranno gonfiori alle ghiandole ma manifesteranno forme di infezione alle vie respiratorie superiori.
Il contagio avviene attraverso la diffusione nell’ambiente di particelle di vapore acqueo e goccioline da parte della persona infetta, quando questa tossisce o starnutisce. Il contatto con il irus avviene anche nel caso si entri in contatto con alimenti o superfici contagiate.

Sintomi rosolia

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Il virus della rosolia ( un rubivirus, della famiglia dei Togaviridae) si contrae attraverso la secrezione di minuscole goccioline che contengono il virus da parte dell’apparato respiratorio di una persona infetta, quando questa tossisce o starnutisce, o anche semplicemente quando parla. È possibile infettarsi anche semplicemente toccando una superficie contaminata o cibo e bevande contagiate e poi toccandosi gli occhi il naso o la bocca prima di aver lavato le mani.
Meno comunemente, il virus si può trasmettere attraverso il sangue infetto, per esempio venendo a contatto con ferite o ulcere.

Sintomi scarlattina

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Diagnosticare la scarlattina, una malattia esantematica provocata dal batterio Streptococco betaemolitico di gruppo A, è alquanto facile grazie alla sua espressione tipica, le macchie rossastre che compaiono sulla pelle, in generale nelle aree del collo, dell’inguine, delle ascelle per poi estendersi in tutto il corpo.
Le macchie rossastre della scarlattina possono sembrare assai simili a quelle provocate da semplici arrossamenti della pelle, provocati per esempio da espressioni allergiche o da irritazioni di vario genere.

Sintomi morbillo

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Il morbillo, un infezione causata da un virus, il morbillivirus, è una delle più comuni malattie esantematiche, particolarmente diffusa soprattutto nei bambini. Sebbene il suo decorso nella maggior parte dei casi sia alquanto lieve e non provochi sintomi gravi, talvolta esso può essere causa di complicazioni che, sebbene abbastanza rare, provocano ancora oggi nel mondo tra le 30 alle 100 morti ogni 100.000 persone.

Sintomi varicella

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La varicella è una malattia causata dall’infezione provocata dal virus varicella-zoster, ed è tra le più comuni malattie esantematiche che colpiscono i bambini. E’ una malattia che generalmente ha un decorso positivo in qualche giorno, durante i quali però il bambino è estremamente contagioso ed è quindi consigliato che resti in casa finchè il male non è scomparso del tutto.
I sintomi della varicella hanno molti tratti in comune con quelli di altre malattie esantematiche come il morbillo e la rosolia che si esprimono anch’essi con l’insorgenza di eruzioni cutanee.

Sintomi Morbo di Crohn

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Il Morbo di Crohn, una malattia cronica, è un disturbo che provoca l’infiammazione del tratto gastrointestinale o digerente, che può manifestarsi in una qualsiasi area di questo, dalla bocca al retto, anche se è più comune la sua localizzazione nell’intestino tenue e nel colon.
Il morbo di Crohn insieme con la rettocolite ulcerosa, fanno parte di un gruppo di patologie più ampio denominate malattie infiammatorie intestinali.
Trattandosi di un malessere cronico, la malattia si divide in periodi in cui i sintomi si manifestano, con lieve o severa entità, ai quali seguono periodi in cui vi è la remissione del male e non sussistono sintomi.
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