Escozul, come procurarlo

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Ieri sera nella puntata delle Iene è andata in onda la seconda parte dell’inchiesta sull’Escozul in cui si è parlato di Josè Monzon che lo produce in proprio allevando gli scorpioni da cui si estrae il veleno e lo dà alle persone che, con cartella clinica alla mano, ne fanno richiesta.
La Labiofam è l’azienda cubana statale che ufficialmente lo produce su larga scala mentre Monzon è un privato che lo fa con un enorme senso di gratitudine in quanto ha guarito la figlia che soffriva di tumore al pancreas.

Escozul, il caso di Josè Monzon

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Ieri sera è andata in onda su Italia Uno la seconda parte dell’ inchiesta di Giulio Golia sull ‘Escozul, il veleno di scorpione che pare curi il cancro.
Golia è ritornato a Cuba per intervistare Josè Monzon che è stato il primo a scoprire che l’Escozul poteva curare i tumori, e ha raccontato di aver guarito la figlia col tumore al pancreas.
Josè Monzon dice che è efficace a far regredire i tumori e ha dichiarato che nel 25% dei casi a lui sottoposti, il cancro è come scomparso mentre nell’ 85% dei casi la salute dei pazienti è migliorata dando quindi loro un’aspettativa di vita molto più lunga.

Allo studio nuovi antibiotici dalla pelle delle rane

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Le rane sono da secoli state utilizzate, secondo racconti e leggende, per la realizzazione di pozioni magiche o medicine non convenzionali fabbricate da streghe e maghi. Ed in ciò c’è un fondo di verità, come rivela un recente studio di scienziati dell’Università degli Emirati Arabi che di recente hanno presentato i risultati di una loro ricerca su come la pelle delle rane può essere una fonte potenziale di nuovi antibiotici per combattere alcune infezioni, in particolare quelle provocate dai cosiddetti “superbatteri”,quegli organismi che sembrano essere diventati ormai resistenti ai trattamenti con gli attuali antibiotici in circolazione.

Sperimentazione su un farmaco promettente per combattere ebola

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Un farmaco per curare il virus Ebola potrebbe essere presto realizzato: le autorità statunitensi approveranno in questi giorni la sperimentazione sugli esseri umani di un farmaco che ha avuto successo su alcuni primati.
Il virus ebola è mortale nel 90% dei casi quando si tratta di umani, mentre per le scimmie è sempre mortale. Dal 1976 ad oggi sono stati contati circa 1200 casi di decessi causati da ebola.

Farmaci ed alcool somministrati ai bambini come forma di abuso sui minori

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L’uso dannoso di alcol e di farmaci è una forma sottostimata e non riconosciuta di abuso sui minori. Lo sostiene un recente studio statunitense che ha esaminato i casi di abuso sui bambini correlato all’utilizzo di farmaci ed altre sostanze tra il 2000 ed il 2008, raccolti all’interno di un vasto database nazionale, il National Data System.
I casi presi in considerazione comprendevano l’uso di alcool, analgesici, sedativi della tosse, medicine per il raffreddore, sonniferi e psicofarmaci.

Un farmaco a basso costo efficace il rischio di morte da sanguinamento eccessivo

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Un farmaco poco costoso potrebbe salvare decine di migliaia di vite, riducendo il sanguinamento eccessivo dopo incidenti o ferite.
Chiamato acido tranexamico, questo farmaco è già utilizzato durante gli interventi chirurgici in molti paesi sviluppati, per prevenire emorragie indesiderate. La ricerca, apparsa su The Lancet, ha rilevato che il suo uso potrebbe essere esteso anche per trattare le persone ferite, anche in paesi poveri che non possono utilizzare altri farmaci o tecnologie più costose.
In passato si temeva che il farmaco potesse avere controindicazioni serie, come un rischio più elevato di emboli e problemi al cuore come infarti, a causa del rischio più elevato di formazione di coaguli nel sangue, ma la ricerca odierna ha verificato che tale rischio in realtà è molto più basso di quanto si riteneva.

Leo Pharma si ritira dal mercato

bandiera greca

La crisi economica che attanaglia la Grecia si fa sentire anche sul fronte dei prodotti farmaceutici. Di recente, la società danese Leo Pharma, ha deciso infatti di ritirarsi dal mercato greco a causa del fatto che il governo ellenico ha deciso una riduzione del 25% sul prezzo dei medicinali.
Secondo l’azienda danese la riduzione delle vendite pregiudicherebbe la stabilità di molti posti di lavoro in Europa.
La decisione della Leo Pharma coinvolge due farmaci molto importanti, un agente anti coagulante del sangue ed un rimedio contro la psoriasi. Una decisione non tanto inedita, ma invece in linea con recenti provvedimenti presi da altri fornitori medici, che mettono la Grecia in una brutta condizione per quanto riguarda la sanità nel paese.
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