Virus letale scoperto in Africa

di Redazione

Gli scienziati hanno individuato un nuovo virus letale in Africa, che provoca sanguinamento come il temuto virus Ebola.

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Gli scienziati hanno individuato un nuovo virus letale in Africa, che provoca sanguinamento come il temuto virus Ebola. Il virus, chiamato “Lujo” ha infettato cinque persone in Zambia e Sudafrica nell’autunno scorso. Quattro di loro sono morti, ma un quinto è sopravvissuto, grazie ad un farmaco.
Non è chiaro in che modo si sia scatenata l’infezione, sebbene sembra che il ceppo del virus appartenga ad una famiglia di virus trovati su roditori.

Un documento sul virus è stato pubblicato on line su PLoS Pathogens.
L’epidemia è iniziata nel settembre, quando un’agente di viaggio donna, che viveva alla periferia di Lusaka, nello Zambia, si è ammalata di una malattia caratterizzata da febbri altissime.

Trasferita in aereo a Johannesburg, in Sud Africa, è morta. Il secondo caso è un paramedico di Lusaka, che l’aveva curata ed è stato infettato a sua volta così come sono stati colpiti tre operatori sanitari di Johannesburg che hanno avuto contatti con la donna.

Ciò significa che il virus si trasmette per contatto diretto, da persona a persona attraverso il contatto con fluidi corporei infetti, e non è un virus come quello influenzale che si diffonde nell’ambiente.
Il nome dato al virus – “Lujo” – deriva dalle prime sillabe di Lusaka e Johannesburg, le città dove è stato identificato la prima volta.

In un primo momento, davanti all’infezione si era pensato che si trattasse del virus Ebola, per alcune somiglianze dei sintomi, la febbre alta, il sanguinamento alle gengive ed intorno ai punti dove erano state fatte iniezioni, il coma e l’insufficienza degli organi.

Estratti genetici del sangue e del fegato prelevati dalle vittime ed analizzati alla Columbia University di New York, hanno invece scoperto che il virus appartiene alla famiglia arenavirus, e che è lontano parente del virus responsabile della febbre di Lassa, un’altra malattia diffusa in Africa.

Il farmaco ribavirina, che viene utilizzato per i pazienti colpiti dalla febbre di Lassa è stato somministrato al quinto paziente affetto dal virus Lujo, e questi è guarito, anche se non è ancora chiaro se la guarigione sia dovuta al farmaco o ad un’infezione più lieve.

E’ stato comunque sorprendente come la ricerca sia stata rapida ed efficace, ed è un esempio rinfrancante di come oggi gli scienziati, grazie a tecniche di sequenziamento genetico, riescono ad individuare rapidamente nuovi virus in pochissimo tempo.

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