
La rabbia è ritenuta un sentimento negativo che obnubila la mente e aumenta la pressione arteriosa ma in realtà, se utilizzata nel modo giusto, diventa un motore per raggiungere gli obiettivi.
Secondo i ricercatori di un università olandese infatti, la rabbia attiverebbe alcune aree dell’emisfero sinistro del cervello che in genere sono associate alle emozioni positive.
Le persone diventano quindi motivate a fare qualcosa di concreto per raggiungere l’obiettivo che risulta essere gratificante per loro.
Così è stato condotto un esperimento, sono stati raggruppati alcuni volontari alla visione di alcuni oggetti comuni su un monitor, come ad esempio una penna o un piatto, prima però che comparisse l’oggetto in quesione, sul monitor compariva per un brevissimo lasso di tempo la foto di un viso con un’espressione neutrale, oppure arrabbiato o con esperssione di dolore e i volontari associavano inconsciamente all’oggetto che si palesava sullo schermo poco dopo.
Successivamente, ai volontari è stato chiesto di stringere una manopola nel momento in cui desideravano un oggetto, chi la stringeva più forte lo otteneva, accaparrandosi il premio. Il risultato è stato che coloro i quali vedevano immagini di volti rabbiosi tendevano a stringere molto di più.