
Un recente studio, pubblicato sulla rivista medica New England Journal of Medicine ha descritto il modo con cui un gruppo di ricercatori britannici e belgi sono riusciti a comunicare con un paziente affetto da danno cerebrale, utilizzando la risonanza magnetica funzionale. Lo studio ha coinvolto gli scienziati del Medical Research Council (MRC), del Wolfson Brain Imaging Centre di Cambridge ed un team di ricercatori dell’Università di Liegi.
Il paziente, da sette anni in stato vegetativo, sembrava non avere alcuna possibilità di comunicare con il mondo esterno. Gli scienziati hanno fatto in modo di “istruire” il paziente in modo che esso pensasse ad un’attività motoria come giocare a tennis, nel caso volesse fornire una risposta affermativa, ed un pensiero “spaziale” ovvero il vagabondare per le strade se intendesse dare una risposta negativa.
Il paziente, da sette anni in stato vegetativo, sembrava non avere alcuna possibilità di comunicare con il mondo esterno. Gli scienziati hanno fatto in modo di “istruire” il paziente in modo che esso pensasse ad un’attività motoria come giocare a tennis, nel caso volesse fornire una risposta affermativa, ed un pensiero “spaziale” ovvero il vagabondare per le strade se intendesse dare una risposta negativa.