L’epidemia di Ebola 1014 in corso nell’Africa occidentale sta sollevando molti dubbi e tante preoccupazioni, specie da quando ha varcato i confini sbarcando negli Stati Uniti ed in Europa. Quello che maggiormente ci preoccupa anche alla luce dei fatti a cui assistiamo giorno dopo giorno sono le modalità del contagio. Proviamo a rispondere alle domande più comuni su questo argomento.
contagio
Creato latte di mucca contro l’AIDS
Gel vaginale contro l’HIV testato con successo in Africa
Il gel, contenente un farmaco anti AIDS, tenofovir, avrebbe ridotto del 50% le infezioni di HIV il primo anno ed il 39% dopo due anni e mezzo nel gruppo di 889 donne sottoposte all’utilizzo nella città di Durban ed in un villaggio rurale dove è stato testato.
Risultati che, se saranno confermati da ulteriori sperimentazioni rappresentano il primo successo di questo genere, in un campo che finora ha visto fallire analoghe sperimentazioni.
In riduzione i nuovi contagi di HIV in Africa
Secondo il rapporto un risultato causato in gran parte dalle campagne di prevenzione contro l’AIDS.
dice che è in risposta alle campagne di prevenzione dell’Aids.
Tuttavia il panorama non è così roseo, secondo invece quanto riporta l’ONU, che rivela come in alcuni paese si stia invece assistendo ad un aumento dei casi, come in Uganda.
Vaiolo
Non esiste un trattamento per curarlo, anche se la prevenzione, ed in particolare l’introduzione del vaccino, ha fatto si che le autorità sanitarie abbiano potuto ad oggi constatare come il vaiolo sia una malattia praticamente debellata sull’intero pianeta. Il virus infatti sembra essere del tutto scomparso nel mondo, a parte alcuni ceppi del virus che sono conservati per ragioni scientifiche sia negli Stati Uniti che in Russia. La lotta al vaiolo rappresenta uno dei successi più evidenti della medicina moderna, ed uno dei pilastri sui quali ancora oggi si basa la lotta alle malattie infettive, ovvero la prevenzione grazie all’uso di vaccini, una forma debole del virus che viene inoculata e che permette all’organismo di costruire le sue difese immunitarie in modo da contrastare efficacemente le successive infezioni.
Sintomi colera
Si tratta di una malattia causata da un batterio, il Vibrio Cholerae.
Si diffonde tramite le feci della persona che ne è affetta, che possono andare a contaminare le acque dei fiumi e del mare, soprattutto in quelle aree dove non c’è un adeguato trattamento delle acque di scarico e di quelle potabili.
Il batterio ha anche la capacità di diffondersi nelle acque di mari e fiumi, e talvolta può essere assorbito dai frutti di mare e dai pesci, che, mangiati crudi, sono uno degli alimenti più a rischio per contrarre l’infezione.