Celiachia originata dalle malattie infettive?

di Emma

Secondo un recente studio le malattie infettive contratte nei primi anni di vita aumenterebbero considerevolmente la possibilità di sviluppare la celiachia

Aumenta sempre di più il numero delle persone affette da celiachia, l’intolleranza permanente al glutine, la componente proteica che si trova nel frumento e in altri cereali (come il farro, l’orzo o l’avena ad esempio). Con un po’ di attenzione i celiaci però possono condurre una vita tutto sommato normale, a patto di seguire una dieta completamente priva di glutine, ma il fatto che la patologia stia considerevolmente aumentando fra le popolazione occidentale ha spinto i ricercatori a interrogarsi sulle cause scatenanti.

Gli studiosi inoltre hanno osservato che in alcuni periodi la diffusione della celiachia sembra addirittura accelerare: per quale motivo?

La risposta potrebbe arrivare dai risultati di uno studio pubblicato su BMC Pediatrics (di BioMed Central) e condotto dai ricercatori svedesi dell’Università di Umeå e l’Università di Uppsala.

È possibile che contrarre più volte le malattie infettive nei primi ani di vita possa aumentare del’80% la probabilità di sviluppare la celiachia. La teoria sarebbe confermata dai dati raccolti analizzando due gruppi di bambini, uno affetto da celiachia, l’altro sano. La prima conferma della teoria arriverebbe dal fatto che i primi sintomi della celiachia si manifestano intorno agli  11 anni.

SINTOMI CELIACHIA

L’analisi della storia pregressa di salute dei pazienti sembra averla confermata: chi ha avuto tre o più infezioni ha sviluppato il rischio di celiachia pari al 50%, con un picco di rischio dell’80% se il tipo di infezione che ha contratto era gastroenterite. Il rischio tendeva ad aumentare considerevolmente nel caso in cui le infezioni erano state contratte dei 6 mesi di vita.

ALIMENTI SENZA GLUTINE FANNO INGRASSARE

Altro fattore rilevante sembra essere stata la dieta: anche aver consumato prima dello sviluppo della malattia quantità di glutine elevate potrebbe incidere sullo sviluppo. Attenzione anche alla dieta seguita subito dopo l’interruzione dell’allattamento al seno: in questo caso consumare alimenti ricchi di glutine aumentava ulteriormente la probabilità di sviluppare la celiachia. Anche in questo caso si conferma di notevole importanza l’allattamento al seno così come la riduzione di apporto di glutine fin dai primi anni di vita a scopo preventivo. 
Foto Thinkstock

 

 

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