Sintomi e cura pleurite

di Emma

La pleurite è un’infiammazione della pleura che si manifesta con tosse secca e difficoltà respiratorie

Sembra che di recente ne abbia sofferto anche la giovane attrice inglese Keira Knightley, debilitata a causa del troppo stress.

Parliamo della pleurite, un’infiammazione della pleura, la membrana sottile che riveste la superficie esterna dei polmoni e l’interno della gabbia toracica e che si presenta come un dolore improvviso al torace che tende a peggiorare con la tosse e la semplice respirazione.

Esistono due tipi di pleurite, quella secca e quella essudativa: la prima compare quando la pleura si irrita o si infiamma, ma senza la produzione di liquido all’interno del cavo pleurico. La pleurite essudativa si presenta invece quando si forma una quantità di liquido, detto versamento, all’interno del cavo pleurico.

I sintomi sono caratterizzati dal dolore toracico dovuto proprio allo sfregamento dei foglietti pleurici durante il respiro, ma nel caso in cui si presenti il versamento il dolore scompare, mentre un versamento pleurico abbondante può causare difficoltà respiratorie causando senso di oppressione (detta dispnea).

Per diagnosticare la pleurite possono essere sufficienti l’anamnesi e esame obiettivo del paziente, con l’auscultazione al fonendoscopio dei caratteristici sfregamenti pleurici mentre la radiografia del torace può mostrare il versamento che eventualmente dovrà essere drenato.

 

Ma quali possono essere le cause della pleurite? Sono diverse e di vario genere, dalle infezioni batteriche o virali, alle malattie autoimmuni, dai tumori da tumori alle sostanze tossiche, ma può essere anche la conseguenza di uno scompenso cardiaco seguito da una polmonite o embolia polmonare.

Come si cura la pleurite? La pleurite si cura curando intervenendo sulla causa che l’ha scatenata: efficace la somministrazione di antibiotici in presenze d’infezioni batteriche, di corticosteroidi in caso di malattie autoimmuni, di drenaggio nel caso di di abbondante versamento.

Paracetamolo e fans sono indicati come antidolorifici, ma è anche possibile intervenire con l’apposita terapia fitoterapica che riduce l’infiammazione, e rimedi omeopatici per diminuire il dolore. 

 
Foto Thinkstock

 

 

 

 

 

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