
L’impressione di avere poco latte, specialmente nei giorni immediatamente successivi al parto ed in attesa della montata lattea, potrebbe dar adito alla falsa credenza (ipogalattia e agalattia sono problematiche molto rare, scatenate da patologie ben più gravi, che colpiscono soltanto il 2% delle madri) che non se abbia a sufficienza o che, peggio ancora, non se abbia completamente.
► FIORI DI BACH PER SMETTERE DI FUMARE
Quest’impressione, che genera solamente ansia ed angoscia costante e che, nella maggior parte dei casi, è assolutamente ingiustificata, è appunto da sfatare poiché ogni bambino, tramite il meccanismo della suzione, regola la produzione di latte che, dunque, caso per caso sarà adeguata e sufficiente al neonato.
Nel caso in cui, però, queste preoccupazioni persistano, la madre potrebbe adottare alcune strategie di rilassamento, a base di erbe e fiori naturali, che contribuiscano sia ad aumentare la produzione di latte, per esempio con l’assunzione di galega e finocchio che, nei casi non clinici, possono leggermente migliorare la disponibilità, sia a rassicurare la madre sul delicato processo dell’allattamento.
I fiori di Bach, in questo senso, costituiscono uno dei rimedi più efficaci, consigliati e proposti anche dai medici di medicina generale per la risoluzione delle problematiche più banali.
Gli esperti, in particolare, consigliano di assumere 4 gocce ogni 6 ore del seguente mix di fiori di Bach per tutta la durata dell’allattamento:
– Olive (per non farsi sopraffare dallo stress e dalla stanchezza)
– Gentian (per ridurre gli effetti della naturale depressione post-partum)
– Mustard (da utilizzarsi per ridurre la portata degli attacchi acuti della depressione)
– Crab apple (da utilizzarsi per scoprire le gioie dell’allattamento al seno)
– Gorse (per recuperare la speranza nel futuro)